TAVOLA 5 bis – DANNI DI GUERRA
La carta è una rielaborazione fedele a colori dell’analoga carta allegata al Piano di Ricostruzione del 1947.
I danni agli edifici sono ricondotti a tre classi:
- edifici distrutti
- edifici gravemente danneggiati
- edifici lievemente danneggiati.
Poiché da tali dichiarazioni derivava il diritto al risarcimento dei danni, non sembra possibile garantire l’assoluta veridicità delle classificazioni di cui sopra in rapporto alla realtà, né tale condizione è verificabile in termini attendibili a 50 anni di distanza.
In ogni caso emerge il quadro drammatico di una città fortemente colpita dai bombardamenti, in particolare nei quartieri meridionali, a causa della molteplicità degli obbiettivi militari (stazione FF.SS, industrie) presenti.
La zona di porta a Mare e quella della stazione sono praticamente rase al suolo.
Tutti i ponti vengono abbattuti e con ciascuno di essi una certa quantità di edifici circostanti, il che costituisce la premessa delle successive alterazioni delle quinte architettoniche dei Lungarni.
A nord i danni sono più sporadici, trattandosi con ogni probabilità di errori di puntamento, salvo che l’industria Marzotto gravemente danneggiata a pochi anni dalla sua inaugurazione.
Si registrano demolizioni puntuali in via S.Maria (p. Da Scorno) in Borgo Stretto (ove poi sarà creato l’infelice Largo Ciro Menotti) in via S.Cecilia (accanto alla chiesa) in piazza S.Caterina ed altrove.
Il patrimonio storico subisce una drastica riduzione stimabile tra il 20 ed il 30% della sua consistenza anche in considerazione del fatto che si è successivamente spesso preferito demolire, piuttosto che riparare, gli edifici gravemente danneggiati, in vista degli incrementi volumetrici garantiti dalla ricostruzione.
Customer Satisfaction
Ritieni il sito "Tavola 5bis - danni di guerra" utile e ben organizzato?
Esprimi un tuo parere, cliccando sulla faccina che meglio descrive il tuo giudizio!