TAVOLA 3 – ASSETTO AL 1900
Nella rappresentazione relativa alla fine del secolo, emerge lo sviluppo a sud della cerchia urbana, connesso alla realizzazione della stazione ferroviaria centrale.
Essa è collegata con un sistema di piazze alla città storica, in particolare allo sbocco della carraia San Gilio, che assume di conseguenza un ruolo sempre più importante fino a diventare l’asse commerciale della città (via Vittorio Emanuele, poi corso Italia).
Con questa ristrutturazione si opera tra l’altro la prima significativa demolizione delle mura urbane.
La ferrovia circonda la città da due lati, superando il fiume su un apposito ponte.
Tra la porta Nuova e la Cittadella, una nuova strada di circonvallazione attraversa il territorio agricolo, ponendo le premesse di futuri sviluppi urbanistici. Essa si collega ad un nuovo ponte costruito a mare del ponte a mare crollato a seguito della piena del 1867.
I lungarni appaiono rettificati e privi del sistema della calate di epoca medicea.
All’interno delle mura è sostanzialmente completata la lottizzazione delle aree ad ovest della via del Chiodo.
La realizzazione della scuola Medica, di quella Veterinaria e della Clinica Chirurgica testimoniano la crescente dinamica della funzione sanitaria tradizionalmente insediata nello “Spedale di Santa Chiara”.
Nell’area già degli arsenali è costruita la grande caserma del “7° Artiglieria”.
Sul versante orientale non si registrano ancora espansioni extraurbane, anche per l’assenza di viabilità di sorta.
Dentro le mura si registra l’insediamento dell’industria tessile Nissim, all’estremità della via San Lorenzo.
A Sud dell’Arno si registra la quasi completa lottizzazione delle aree comprese tra San Paolo a Ripa d’Arno, le mura, l’attuale via Crispi, sull’asse della quale è stato realizzato il nuovo ponte Solferino.
All’esterno delle mura, nell’angolo sud-ovest della carta, si nota l’avvenuto insediamento della grande fabbrica vetraria St.Gobain.
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