Punti all'Ordine del giorno:
1 - Comunicazioni del Presidente;
2 - Audizione Dirigenza Acque SpA su situazione depuratore di S. Iacopo e rimborsi relativi alle bollette dell’acqua;
3 - Audizione Comitati per l’acqua pubblica e Ass. Consumatori;
4 - Varie e d eventuali.
Le interviste sul punto 3 all'ordine del giorno, del Presidente della Commissione Petrucci, del Presidente "Acque spa" Sardu e della rappesentante del comitato "Acqua Bene Comune", Daniela Fiaschi.
Diego Petrucci (Presidente 2a Commissione Controllo e Garanzia)
"Nella commissione di oggi abbiamo affrontato il problema dei rimborsi delle utenze dell'acqua, anche in relazione da quanto stabilito dal referendum del 2011. Abbiamo ritenuto importante convocare in commissione il Presidente di "Acque spa", Giuseppe Sardu, in un'altra seduta della commissione era intervenuto anche l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pisa Andrea Serfogli, abbiamo convocato inoltre anche le associazioni dei consumatori riconosciute presso l'Albo Ufficiale della Regione Toscana e il Comitato per l'acqua pubblica.
Questo va nella direzione di agevolare un percorso di partecipazione del mondo dell'associazionismo e di comitati alla vita delle istituzioni in particolar modo del comune, ed è una linea, dice il Presidente della commissione Petrucci, che io come presidente avevo tracciato fin dall'inizio della legislatura e che intendo percorrere e assicurare durante tutto questo mandato. Far si che la commissione sia anche luogo di incontro, di ascolto, di partecipazione dei cittadini che hanno deciso di avere un ruolo attivo all'interno dei percorsi della politica, questo era il senso.
Sono emersi dei punti significativi, sia da una parte che dall'altra e quindi il compito nostro sarà quello di tracciare un percorso da proporre poi al consiglio comunale, il quale se lo approverà, lo dovrà poi proporre in qualità di socio a "Acque spa", che è il gestore della rete idrica pisana".
Giuseppe Sardu (Presidente Acque spa)
"Nella commissione di oggi abbiamo affrontato un tema piuttosto delicato che riguarda sostanzialmente il rimborso delle cifre non dovute dagli utenti per il periodo immediatamente successivo all'entrata in vigore del risultato referendario e fino all'entrata in vigore del nuovo metodo tariffario. E' un tema che hanno sollevato i comitati, le associazioni dei cittadini e così via, sui quali si era anche avviata una campagna di autoriduzione delle bollette. Si tratta di un tema particolarmente complicato e spinoso, dice il Presidente di "Acque spa" Giuseppe Sardu, che è stato oggetto di una decisione da parte delle autorità per l'energia e per il gas, e questa delibera ha stabilito quale è la quota che deve essere restituita agli utenti, le modalità perlomeno di restituzione. Oggi attendiamo ancora la decisione dell'autorità idrica toscana, la quale ci dovrà dire esattamente come ci dobbiamo comportare e dopodichè "Acque spa" restituirà agli utenti in forma di conguaglio quanto non dovuto e quanto è stato pagato in eccedenza nelle bollette che riguardano il periodo che va tra il 21 luglio 2011 e fine dicembre 2011, questo è stato il tema diciamo così principale".
Davanti alla domanda su come ci comportiamo nei confronti di coloro che sono autoridotti, attraverso una forma di protesta diciamo così di carattere politico, in applicazione del referendum, noi abbiamo detto che non spetta all'azienda valutare le singole opposizione dei cliente e degli utenti, dei cittadini, a noi spetta applicare i regolamenti che sono dati dalle leggi, i regolamenti sono stabiliti dall'autority idrica toscana, certamente siamo disposti a metterci intorno ad un tavolo a discutere qualora ci fosse un indirizzo pubblico in questa direzione che porta a comporre conflitti, il nostro obiettivo non è certamente quello di accentuare i motivi di conflitto o di aumentare il numero di contenziosi in essere, il nostro scopo è quello di svolgere al meglio il nostro servizio, se vi fosse un orientamento che tende a comporre questo conflitto alla luce della nuova normativa, della nuova tariffa, "Acque spa" farà sicuramente la sua parte.
Daniela Fiaschi (Rappresentante del Comitato Pisano "Acqua bene Comune") - "Ringraziamo prima di tutto per l'opportunità data (anche se in ritardo), di spiegare cosa è successo dopo il referendum del 2011. Perchè abbiamo intrapreso delle azioni, sia quella dell'obbedienza civile, che ha portato all'autoriduzione delle bollette, sia i vari ricorsi, alcuni già vinti, come quello al Tar della Toscana che ci ha dato ragione sull'abolizione del 7% dalla tariffa, sia quello che abbiamo in corso adesso al Tar lombardo (come Forum Nazionale), che intravede nella tariffa individuata dall'"AEG", peraltro una tariffa fatta all'inizio del 2013 e retroattivamente applicata anche nel 2012, cosa di cui noi dubitiamo fortemente della legittimità. Abbiamo individuato in questa tariffa fatta dall'"AEG", dice Daniela Fiaschi, la riproposizione del 7%, abolito dal referendum, sotto altra forma, ed è per quello che abbiamo presentato il ricorso al Tar, perchè, lo ripeto, la cosa non chiara secondo noi, ma volutamente non compresa, è stata quella che da subito si poteva togliere il 7% dalla tariffa, non c'erano ostacoli. Certamente non lo poteva fare "Aque spa" da sola, però l'"ATO" e la conferenza dei sindaci si. Poteva quella voce essere da subito tolta perchè la Corte Costituzionale quando verifica la legittimità di un quesito accerta che non crei un vuoto legislativo e in questo caso è stato detto che non c'era nessun vuoto e che si poteva comunque applicare il metodo tariffario.
Di fatto la difficoltà grande che hanno i gestori e anche l'azienda idrica toscana, è che l'"AEG" peraltro non ha ancora appprovato le tariffe inviate dall'autorità idrica, non le ha ancora ratificate, cioè l'autorità idrica doveva secondo il metodo dell'"AEG" esprimere una tariffa per la toscana, per tutti i gestori toscani e l'ha fatto, però occorreva la ratifica dell'"AEG", che ancora non è avvenuta.
Nonostante ciò, "Acque spa", nelle ultime bollette in scadenza di agosto, ha applicato lo stesso questa tariffa, per cui anche il richiamo a dire "non siamo noi che decidiamo", "decide qualcun altro", non è così, ovvero, non è così ovvio. Non è che "Acque spa" è innocente, fuori dal mondo che aspetta solo che gli venga detto casa deve fare, ha un ruolo politico anche "Acque spa".
Siamo comunque molto contenti che sia venuto fuori tutto il discorso della ripubblicizzazione del servizio, perchè è l'unico modo per cui l'acqua sia davvero un diritto e possa essere garantita e non come qualcosa che si vende e che si compra".
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Ufficio Comunicazione Istituzionale del Consiglio
2a CCG dell'11 ottobre 2013
Data