Pisa, 10 ottobre 2018. L’SMSBiblio presenta venerdì 12 ottobre alle ore 17 nell’atrio di Palazzo Gambacorti il libro “La ragazza di Marsiglia” di Maria Attanasio (Sellerio editore 2018). Alla presentazione sarà presente l’autrice, Elisabetta Gangi, Presidente Associazione Milleforme e Enrica Teresa Vignoli. Porterà i saluti l’assessore alla cultura Andrea Buscemi. Nell’occasione sarà inaugurato il busto dell'eroina risorgimentale realizzato da Salvatore Grita nella nuova collocazione nell'atrio di Palazzo Gambacorti, così come già annunciato dall’assessore nei giorni scorsi. Seguirà l’accompagnamento musicale del pianista Sandro Ivo Bartoli che eseguirà brani di Franz Liszt. Con la partecipazione della violinista Debra Fast.
Il libro - Siamo in pieno Risorgimento e la spedizione dei Mille e di là da venire quando il giovane Crispi incontra a Marsiglia, un’affascinante fanciulla che lo attrae irrefrenabilmente. La ragazza è Rose Montmasson, nota come Rosalia, fuggita dalla Savoia e dal padre violento e approdata a Marsiglia, dove si mantiene grazie al lavoro di stiratrice. Di lì a poco tra i due inizierà una relazione passionale che alimenterà un altro fuoco che arde in entrambi, quello della rivoluzione. La coppia diventerà ben presto inseparabile a Londra, dove saranno intimi di Mazzini, a Parigi e a Malta, dove Rosalia, ormai moglie di Crispi, incontrerà altri esuli italiani e parteciperà alle riunioni incentrate sul comune obiettivo di costruire un’Italia unita. Rosalia non è il tipo di donna che si adatta al ruolo di angelo del focolare, al contrario collabora mettendo in pericolo la sua stessa vita per consegnare messaggi, volantini e armi ai cospiratori: è una presenza così preziosa da ottenere da Giuseppe Garibaldi il permesso di partire, unica donna, con la spedizione dei Mille. A Calatafimi soccorrerà i rivoluzionari anche durante la battaglia, guadagnandosi il soprannome di “angelo di Calatafimi”. Il suo matrimonio con Crispi, però, non sarà sempre fervore rivoluzionario e passione, Rosalia sarà infatti costretta a subire le molte infedeltà del suo coniuge, i figli illegittimi e la relazione di lunga durata con Lina Barbagallo che spingerà Crispi, ormai uomo di governo, ad appigliarsi a ridicoli cavilli legali per invalidare l’unione con la sua prima moglie. Madame Crispi, da quel momento, vivrà una vita ritirata, dimenticata dall’Italia che lei stessa aveva contribuito a creare.
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