Nuovo Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) in tema di contrasto alla diffusione del Covid-19. È stato firmato nel pomeriggio dopo che era stato annunciato nella notte tra sabato e domenica dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. [SCARICA]
Tutte le disposizioni finora emanate, vengono adesso uniformate nella scadenza al prossimo 3 aprile. Le nuove restrizioni previste entrano in vigore dalla giornata di lunedì 23 marzo.
Di fatto vengono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle espressamente indicate. Un allegato al DPCM [SCARICA], infatti, redige un elenco delle attività che potranno continuare a rimanere aperte anche dopo il nuovo decreto. L'allegato precisa che continueranno a essere consentite anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini; rimane in funzione la filiera alimentare per bevande e cibo, per i dispositivi medico-sanitari e della farmaceutica e, tra i servizi, i Call center. Il Decreto prevede la possibilità di aggiornare la lista (“con decreto del Mise sentito il Mef”).
È inoltre fatto divieto “a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal Comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Pertanto viene soppressa la possibilità del “rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza", che invece era stata prevista nel Dpcm dell’8 marzo 2020.
Le “imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza". Le attività che, con il provvedimento, vengono sospese, "possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile". "Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali".
Non vengono sospese le attività professionali. Rimangono peraltro attive le attività legali e contabili oltre a quelle finanziarie e assicurative, studi di architetti e ingegneri. Attiva anche l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione.