Andrà in scena lunedì 4 novembre l’evento conclusivo della rassegna “Romeo 20” che per un intero anno di iniziative ha omaggiato la figura di Romeo Anconetani, presidentissimo del Pisa Sporting Club, nel ventennale della sua scomparsa. Per l’occasione saranno presenti oltre 100 ex nerazzurri. Il ricavato della vendita dei biglietti andrà in beneficenza. Grazie all'impegno del nipote Matteo e alla disponibilità dei calciatori e degli allenatori che hanno attraversato e dato lustro alla parabola di Romeo, lunedì 4 novembre a partire dalle ore 21 il Teatro Verdi vivrà il capitolo conclusivo delle celebrazioni del ventennale della morte del 'Presidentissimo', avvenuta il 3 novembre 1999 nella sua Pisa.
Per l'occasione torneranno nella città della Torre campioni stranieri del calibro di Carlos Dunga e Henrik Larsen, insieme a Klaus Berggreen, Wim Kieft e Paul Elliott. Oltre a beniamini mai dimenticati come Lamberto Piovanelli, Paolo Baldieri, Alessandro Mannini. L'intera formazione titolare della stagione 1985-1986 salirà sul palco del Teatro, insieme a quella che centrò la salvezza in Serie A nel 1987-1988: la serata si svolgerà attraverso una carrellata di emozioni, aneddoti e ricordi legati a Romeo e al suo amore incondizionato verso il nerazzurro e la città che rappresentava ogni domenica negli stadi di tutta Italia e di Europa, conquistata due volte nella competizione della Mitropa Cup.
“Romeo Anconetani – dichiara il sindaco Michele Conti - è stato un figura simbolo, punto di riferimento per il calcio pisano e per la città intera. È rimasto impresso al grande pubblico per aver portato la società neroazzurra ai massimi livelli, ma anche per le sue spiccate doti comunicative che lo portarono ad essere un personaggio popolare, conosciuto anche da chi non seguiva il calcio. Come dimostra l’intitolazione dell’Arena Garibaldi e le numerose iniziative organizzate per ricordarlo, il ricordo di Anconetani è ancora vivissimo non solo nella memoria di sportivi e tifosi, ma in quello di tutti i pisani, che oggi, a distanza di 20 anni, si uniscono ancora una volta per commemorare le sue grandi imprese”.
"Insieme alla figura di Anconetani si ricorda la Pisa di un’altra epoca, dove forse era più facile fare comunità - dichiara la presidente del Teatro Verdi Patrizia Paoletti Tangheroni -. Attorno alla figura di Anconetani c’era un consenso larghissimo emozioni positive ad alzarmi ogni partita. Spero che questo ricordo non sia una memoria lontana ma un ricordo vitale che serva di esempio per ricostruire quel clima. Spero che queste manifestazioni ricordino a tutti cosa è possibile fare nel calcio, nello sport e che molta gente partecipi a quella che sarà una vera e propria festa per la città
Sotto la guida del ‘grande Romeo’, che è stato dirigente dal 1978-’79 e fino al 1993-’94, il Pisa ritrovò la serie A, fece l’altalena con la B, dimenticò la serie C, vinse due Mitropa Cup, arrivò fino alla semifinale della Coppa Italia dove si arrese solo al grande Napoli di Maradona e Careca. Scoprì talenti per il calcio italiano e mondiale, Dunga e Simeone per fare degli esempi, e tentò anche di unire Pisa e Livorno con la pazza idea di una squadra chiamata Pisorno e con stadio da 40mila posti da costruire vicino a San Piero a Grado. Ma di Romeo Anconetani, nato a Trieste il 27 ottobre 1922 e morto a Pisa il 3 novembre 1999, infinite sono le storie e le “leggende”. Dopo l’incarico nella Lucchese, nel 1979, acquista la società calcistica del Pisa Sporting Club (ora Pisa Calcio), portandola in pochi anni dalla serie C alla serie A. Grazie a questa figura, storica per Pisa e per i pisani, la società toscana raggiunse i picchi della sua storia sportiva.
Il presidentissimo, come veniva chiamato, non solo dai suoi tifosi, ma anche dalla stampa nazionale, era noto per il suo carattere vulcanico e lunatico ma anche per il suo intuito nell’ingaggiare giocatori semisconosciuti divenuti poi campioni. Leggendari furono anche i suoi riti scaramantici: celebri le scene in cui Anconetani scendeva in campo nel pre-partita, cospargendolo di sale per evitare rocambolesche sconfitte del Pisa o quando portò l’intera squadra in pellegrinaggio al Santuario di Montenero.
Dopo la morte nel 1999, Pisa non dimenticò mai il suo amato presidente come testimonia lo stadio che porta anche il suo nome, “Arena Garibaldi – stadio Romeo Anconetani”.
L'intero incasso della serata (il costo unitario del biglietto è di 10 euro) verrà devoluto in beneficenza: i tagliandi sono già in vendita presso il botteghino del Teatro Verdi.