Il Servizio prevede:
A) il rilascio delle autorizzazioni per scarichi domestici e assimilabili, provenienti da insediamenti o edifici residenziali in assenza di pubblica fognatura su richiesta dei singoli cittadini interessati.
B) l’avvio di procedimenti amministrativi d’ufficio a seguito di eventuali segnalazioni/ reclami/ esposti/ istanze riguardanti anomalie quali: scarico diretto acque scure in fognatura mista senza pretrattamento; scarico diretto acque scure in fognatura bianca dove esiste la fognatura separata; scarico diretto acque scure in acque superficiali senza pretrattamento; sversamenti su suolo pubblico causati da rottura od intasamento di sifoni di allacciamento nera e miste; scarico di acque chiare in fognatura nera dove esiste la fognatura separata.
L'avvio del procedimento può essere da parte di uno dei soggetti elencati di seguito: Cittadini, Forze dell’ordine, altri uffici comunali, ASL, ARPAT.
Si precisa che le domande di allaccio alla pubblica fognatura sono di competenza del gestore Acque S.p.A.
Per le domande di allaccio e tutte le segnalazioni guasti inerenti la pubblica fognatura, consulta il sito http://www.acque.net/
Le domande devono essere inoltrate alla Direzione Turismo, Tradizioni storiche, Ambiente - Ufficio Ambiente del Comune di Pisa - U.O. Tutela delle Acque Vicolo Del Moro n.2, 56125, Pisa:
a) per e-mail con PEC: comune.pisa@postacert.toscana.it
b) direttamente all'Ufficio U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico) via Lungarno G. Galilei n. 43-Pisa, negli orari di apertura al pubblico.
c) per posta, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzata all'Ufficio Protocollo Generale via Lungarno G. Galilei n. 42 - Pisa.
Responsabile P.O. dr. Marco Redini
Dr.ssa Barbara Argamante, tel. 050/910576, e mail: b.argamante@comune.pisa.it
Geom. Andrea Ricoveri, tel. 050/910407, e mail: andrea.ricoveri@comune.pisa.it
Geom. Erica Carmignani, e mail e.carmignani@comune.pisa.it
PEC: comune.pisa@postacert.toscana.it
Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/2006, art. 124.
L’autorizzazione allo scarico per le acque reflue non recapitanti in rete fognaria deve rispettare le caratteristiche qualitative e quantitative che dimostrino il rispetto dei limiti disciplinati dal D.Lgs. 152/2006, allegato 5, Parte Terza. In caso di modifiche sostanziali a tali caratteristiche dello scarico delle acque reflue, o in caso di trasferimento di proprietà o volture di utenza, decade la validità dell'autorizzazione esistente ed occorre ripresentare nuova domanda di autorizzazione, compilando la DOMANDA di autorizzazione, completo degli ALLEGATI richiesti (vedi sotto).
D.Lgs. 152/2006 "Testo Unico Ambientale";
Legge Regionale n. 20/2006 e s.m.i. "Norma di tutela delle acque dall’inquinamento";
DPGR N. 46R dell’8/09/2008 "Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n.- 20 - Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento", modificato con DPGR n. 59/R del 22/11/13;
Regolamento Comunale per la gestione servizio fognatura urbana del 1987, modificato nel 1988; Regolamento di fognatura e depurazione di Acque S.p.a.;
Linee Guida ARPAT per il trattamento di acque reflue domestiche ed assimilate in aree non servite da pubblica fognatura di febbraio 2005;
Il modulo MODELLO AUTORIZZAZIONE deve essere corredato di marca da bollo da Euro 16,00, salvo i casi di esenzione per legge.
Al momento del rilascio dell'autorizzazione, è a carico del cittadino anche una seconda marca da bollo sempre da Euro 16,00.
Ricorso al TAR da parte del cittadino entro 60 giorni dall’emanazione del provvedimenti finaleRicorso al Presidente della Repubblica da parte del cittadino entro 120 giorni dall’emanazione del provvedimenti finale
Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/2006, art. 124.A seguito di accertamento di non conformità o di totale assenza di un impianto di smaltimento, vengono avviate le procedure amministrative necessarie al fine della risoluzione del problema, coinvolgendo dove richiesto dalla normativa vigente, altri soggetti competenti in materia ( ARPAT, Ente Parco, …) tenuti al rilascio di un parere di merito.L’Ufficio Ambiente della Direzione Piano strutturale – Politiche della casa – Ambiente – Edilizia Privata provvede all’invio della comunicazione di avvio di procedimento amministrativo al proprietario dell’immobile con lo scarico non a norma, invitandolo all’adeguamento nei tempi previsti dalla normativa. In caso di mancata risposta alla comunicazione di avvio del procedimento amministrativo nei termini indicati, viene emesso un atto impositivo nominativo che obbliga il/i cittadino/i all'adeguamento degli scarichi, secondo le tipologie impiantistiche previste dalle normative vigenti e dalle linee guida di ARPAT, o al ripristino degli stessi qualora siano state rilevate anomalie.Il Comune rilascia una autorizzazione con determinazione dirigenziale.La validità dell'autorizzazione è di 4 anni decorrenti dalla data del rilascio.L'autorizzazione si rinnova tacitamente alla scadenza, a condizione che le caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico non risultino modificate rispetto a quelle autorizzate, ai sensi dell'art. n. 14, comma 1, DPGR 46/2008 .
I richiedenti devono indicare nella domanda:
- i propri dati anagrafici e di residenza;
- l'identificazione del fabbricato da cui originerà lo scarico e l’ubicazione del medesimo;
- la quantità stimata di abitanti equivalenti;
- il sistema di approvvigionamento idrico del fabbricato con stima dei consumi idrici;
- il sistema di trattamento delle acque reflue domestiche che verrà installato comprensivo della scheda tecnica dell'impianto;
- il corpo recettore dello scarico.
Alla domanda devono essere allegati:
1. Relazione tecnica, firmata da un tecnico abilitato, contenente i seguenti elementi:
- descrizione dettagliata delle motivazioni per le quali non è possibile allacciarsi alla fognatura pubblica;
- descrizione dell’impianto di trattamento e di smaltimento (schema a blocchi, completo dei flussi, dimensionamento in AE, portate da trattare, abbattimento previsto dei vari inquinanti);
- le disposizioni per una corretta gestione dell’impianto quali manutenzioni, specifiche di conduzione, controlli o quant’altro necessario per un suo corretto funzionamento.
2. Planimetria in scala adeguata, firmata da un tecnico abilitato con:
- le reti di raccolta e smaltimento acque (nere, grigie) dall’edificio all’impianto ed al recapito finale;
- l’impianto di trattamento e smaltimento (con i flussi, le portate, le dimensioni), i pozzetti di ispezione in testa e uscita e le sezioni delle varie parti componenti. 3. Estratto della mappa catastale con evidenziata la zona interessata allo smaltimento dei reflui.
3. Dichiarazione di asseveramento del tecnico abilitato relativamente alla conformità del progetto o degli impianti alla normativa vigente.
4. Copia del documento di identità.
In caso di scarichi sul suolo o negli strati superficiali del suolo si allega anche:
Relazione idrogeologica dell’area interessata, firmata da un tecnico abilitato, attestante l’inquadramento territoriale con particolare attenzione:
- ai drenaggi superficiali, corsi d’acqua, fabbricati vicini, opere di emungimento sotterranee (pozzi, cisterne);
- al rispetto di quanto previsto all’art. 94 del D.L.vo 152/06, relativamente alla salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, in particolare dovranno essere indicate le distanze da pozzi o prese di acqua per uso potabile o altri usi;
- nonché ad eventuali zone vulnerabili o aree sensibili; b. che le quantità di reflui smaltite rientrano nella capacità di assorbimento del terreno e non né modificano le caratteristiche pedologiche né modificano le caratteristiche chimico fisiche delle acque sotterranee;
5. Dichiarazione di Equo-compenso ai sensi della Legge Regione Toscana n. 35 del 05/06/2020
Rilascio dell’autorizzazione entro 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza.