L’area archeologica del Monte Castellare INTRODUZIONE
La
parte sommitale del Monte Castellare posta a quota 253 metri slm, costituisce
proprio il baricentro e punto focale dell’attuale area naturalistica protetta omonima.
E’ infatti una delle cime minori dei contrafforti del Monte Pisano più avanzate verso la pianura e dalla sua vetta è possibile avere una visione panoramica a largo raggio dell’intera costa del litorale pisano e del lato sud occidentale dei monti. Oltre a ciò, e’ praticamente l’unica cima minore da cui è possibile vedere anche la pianura di Lucca attraverso la valle di Santa Maria del Giudice. Immediatamente ai suoi piedi sul lato nord. Il Monte Castellare domina il borgo di San Giuliano Terme e quindi l’antica strada che attraverso il passo di Dante ed il passo Croce congiungeva nel modo più diretto Pisa con Lucca e quindi la Garfagnana e i valichi d’Appennino. Per quanto detto e proprio per la sua posizione privilegiata è logico pensare che la cima del monte sia stata interessata dalla presenza umana fin dalle epoche più antiche. E infatti proprio sulla vetta sono in corso da anni degli scavi archeologici che hanno lo scopo di indagare le antiche strutture presenti, comprenderne le funzioni e ricostruire la sequenza degli eventi storici che hanno interessato il luogo.
Sebbene le indagini archeologiche siano
tutt’altro che esaurite ( si è infatti portato alla luce meno del cinquanta
per cento del sito), tuttavia quanto è stato fatto finora ha permesso di
ricostruire con relativa chiarezza la sequenza degli eventi che si sono
succeduti sulla vetta del monte e quali siano le tracce che hanno lasciato. La storia del Monte Castellare, così come è stato possibile dedurre dallo scavo stratigrafico, può essere per sommi capi riassunta nel modo seguente.
Il fatto che le due principali fasi archeologiche, quella etrusca e quella alto-medievale siano isolate temporalmente, fa sì che gli strati relativi a queste due epoche non siano inquinati da materiali di epoche successive, come avviene di solito negli scavi archeologici urbani, e costituisce la fortuna scientifico-archeologica del Monte Castellare. Infatti entrambi i periodi sono sotto diversi aspetti ancora poco noti, per cui questo sito costituisce una occasione quasi unica per studiare aspetti e dettagli della cultura materiale di due periodi ben definiti cronologicamente.
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