Descrizione
Inaugurata questa mattina alla Chiesa di Santa Maria della Spina, alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Filippo Bedini, “La zattera dell’Arte e della Poesia”, mostra personale di Luca Macchi, a cura di Nicola Micieli. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al prossimo 27 luglio con i seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì 16:00-19:00; sabato e domenica 10:00-13:00 e 16:00-19:00. Il catalogo per i tipi delle Edizioni ETS, contiene una nota di Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del disegno di Firenze.
«La nostra Chiesa della Spina è uno spazio unico, adatto alla ricerca artistica e capace di attrarre tante persone che ogni giorno vi entrano per visitarla – ha commentato l’assessore alla cultura Filippo Bedini -. La mostra che ospitiamo è realizzata appositamente per questo contesto; un percorso spirituale e di viaggio, ma anche di pellegrinaggio, caratterizzata dalla parola chiave giubilare che è “speranza”. In effetti da questa mostra esce un messaggio di speranza, individuale ma che poi diventa comunitaria, e di spiritualità e crescita attraverso l’opera di Luca Macchi che ha saputo coniugare pittura e poesia proprio pensando a questo contesto storico artistico. Quindi, ancora una volta, nel pieno rispetto del luogo che è una chiesa consacrata, offriamo ai cittadini e ai turisti una mostra che merita di essere visitata».
La mostra presenta un nucleo di opere dell’artista che ruotano attorno al tema del viaggio, inteso come percorso umano ed esistenziale. Elemento centrale dell’esposizione è un testo scritto dallo stesso Macchi che introduce l’immagine di una zattera, simbolo del cammino individuale e collettivo. La zattera diventa metafora dell’arte e della poesia, luogo di transito e strumento per affrontare l’incertezza del presente. Il riferimento letterario è al viaggio di Ulisse nell’Odissea, ma anche alle tante imbarcazioni di fortuna del nostro tempo.
Le figure rappresentate nelle opere salgono idealmente su questa zattera portando con sé quanto hanno di più prezioso – gioie, dolori, memorie – verso un altrove ignoto ma carico di speranza. Il riferimento al Giubileo della Speranza, celebrato nel 2025, sottolinea il carattere simbolico del percorso, orientato verso una dimensione di rinnovamento. Le opere esposte coniugano un linguaggio visivo essenziale con una forte componente simbolica.
Luca Macchi, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, è attivo da anni nel panorama dell’arte contemporanea. Per l’occasione espone una selezione di lavori realizzati specificamente per gli spazi della chiesa di Santa Maria della Spina, che si integra con il progetto espositivo sia per la sua posizione sia per la particolare struttura architettonica. L’edificio diventa parte integrante della mostra, configurandosi come un contenitore simbolico di un percorso artistico e umano.