Il Mulino sulla Floss

di George Eliot





TRAMA


Protagonista del romanzo, (opera di una scrittrice inglese piuttosto famosa ai suoi tempi che usò uno pseudonimo maschile) è Maggie che trascorre un’infanzia apparentemente felice al Mulino di Dorlcote, a suo padre, Mr Tulliver. Maggie ha un fratello, Tom, senz’altro meno intelligente e pronto di lei, che pure viene destinato dal padre agli studenti (“una buona educazione”) mentre ella, così diversa dalla cugina e dalle altre ragazze della puritana borghesia inglese, non riesce sostanzialmente mai ad integrarsi negli schemi sociali dell’epoca. L’infanzia di Maggie, anche se a grandi linee serena, viene afflitta dall’atteggiamento severo e protettivo ad un tempo fratello, assai conformista, e dai rimproveri della madre, tipica moglie e madre esemplare dell’epoca, che non capisce l’esuberanza della ragazza. Inoltre la madre le “profetizza”, in un certo senso, che un giorno morirà annegata, essendo continuamente preoccupata che quella bambina tanto vivace cada nella gora del mulino. Durante l’adolescenza e la giovinezza i problemi si complicano per Maggie. Infatti ella si innamora di un ragazzo menomato che studia assieme al fratello, colpita dalla sua sensibilità. Ma questo ragazzo è il figlio del rivale del padre, dell’uomo, cioè, che rovina economicamente la famiglia Tulliver; quindi un’unione di Maggie con lui non è assolutamente approvata dal fratello. Maggie decide di sacrificare i suoi sentimenti. Il fidanzato della cugina, Stephen, si innamora di lei; Maggie, anche se si sente attratta da questo giovane bello e intraprendente, non vorrebbe affatto dare un dispiacere alla cugina e resiste alla sua serrata corte. Ma, per una serie di circostanze, predisposte da Stephen, ella si trova a trascorrere la notte in barca con lui, fatto che la compromette irrimediabilmente agli occhi della società, anche se fra i due giovani non è accaduto niente, visto che Maggie ha resistito decisamente alle “avances” di Stephen.
Ormai le regole sociali vorrebbero che Maggie e Sthepen si sposassero, ma, ed in questo consiste il coraggio di lei, Maggie rifiuta questa costrizione. Ciò è per lei una condanna: deve, secondo il fratello, allontanarsi per sempre dal mulino di Dorlcote, dalla casa che ha infangato. Anni dopo, quando un piena terribile minaccia il mulino, Maggie va, in barca, a salvare la madre ed il fratello. Riesce a far salire Tom sulla barca ma le gonfie onde del fiume li travolgono ed entrambi muoiono insieme. Anche il mulino viene distrutto.
Ma in seguito il mulino sarà ricostruito, come se niente fosse avvenuto esso staglierà la sua mole contro il cielo; e, guardandolo, il narratore (che noi sappiamo una narratrice), come si vede all’inizio, ricorderà la famiglia che vi abitava e l’infelice storia di Maggie.

L’autrice usa uno pseudonimo maschile perchè attraverso la finzione di un narratore mashile finge di condannare la protagonista che è una donna ben diversa dallo standard delle donne inglesi dell’epoca. In realtà ella vuol evidenziare quanto l’ordine maschile che sorregge questa società puritana sia profondamente ingiusto.


Significato del mulino


Il mulino di Dorlcote è presentato all’inizio in modo molto positivo: è una costruzione in perfetta armonia con la natura, rassicurante e serena, dove perfino il rumore della ruota che gira assomiglia ad una musica. Ecco alcune parti di questa descrizione riportate dal libro:

-’Una vasta pianura, dove la Floss, allargandosi, si affretta al mare tra le verdi rive [..]. Molto lontano, ai due lati, si distendono ricchi pascoli, interrotti da toppe di terra nera, pronta a ricevere il seme della verde messe fogliosa [..]’.

-’Ed ecco il mulino di Dorlcote. Anche per questo tempo spoglio del finir di febbraio, è piacevole a vedersi: forse che la stagione un po’ fredda e umida aggiunge fascino alla casa civile ben tenuta ed accogliente, antica quanto gli olmi ed i castani. La corrente ora è gonfia, e invade questa breve piantagione di salici,e quasi sommerge il ciglio erboso del prato di fronte alla casa’.

In realtà, poichè la protagonista, per la sua condotta,coerente ai suoi principi ma dissonante rispetto al perbenismo borghese della società,verrà allontanata dal mulino; quest’ultimo viene a rappresentare il baluardo dell’ordine maschile dal punto di vista, appunto, maschilista imperante. Inoltre, poichè Maggie, alla fine, muore annegata insieme al fratello davanti al mulino e lo stesso mulino viene distrutto, si ha l’impressione che la stessa società, di cui il mulino è simbolo, mentre condanna la ‘strega’ Maggie,crolli essa stessa, vittima delle sue contraddizioni. Tutto questo si lega anche alla prima parte del racconto, dove la madre di Maggie,Bessy, più volte pare presagire la morte della figlia in uno specchio d’acqua, e dove il padre, Mr.Tulliver, le regala un libro che parla di un paese dove abitava una vecchia creduta da tutti i paesani una strega. Per averne la conferma, essi decidono di fare una prova che consisteva nel buttarla in acqua; se fosse rimasta viva allora era veramente una strega e sarebbe stata condannata a morte, mentre se fosse annegata voleva dire che si erano sbagliati. La donna, quindi, sarebbe morta comunque. Tutto questo, riferito al contesto del romanzo e della società in cui esso si svolge, è la conferma che Maggie, essendo annegata, non è mai stata una ‘strega’, ma solo una povera ragazza che cercava di far valere i suoi principi, anche se completamente diversi da quelli di tutte le altre sue coetanee.

Tuttavia la stessa società basata sull’ordine maschile viene ricostituita alla fine e mostra, nella visione del mulino ricostruito, il suo volto equilibrato e sorridente, ma garante delle consuete discriminazioni.




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