Cos'è
Nell’ambito delle Giornate Galileiane il 15-16 febbraio 2023, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa, promuove l’evento PERFORMING MEDIA: un futuro remoto articolato con una conferenza-spettacolo sull’omonimo libro-librido, combinata con un dialogo tra i protagonisti e un’intelligenza artificiale, dei walkabout-esplorazioni radionomadi lungo i percorsi urbani di PiSigns e uno screening video al Cineclub Arsenale.
Performing Media è un concetto evolutivo, comporta una nuova sensibilità che permette d’interpretare l’innovazione digitale come un’espansione delle possibilità di comunicazione, per agirle e non subirle. Si tratta di tutto un mondo di pratiche creative che trova origine nell’ambito delle culture digitali e ancora prima del teatro di ricerca affinato ai media, sia radiofonici sia video, in particolare con il Videoteatro. Un fenomeno che si è poi esteso alle più diverse articolazioni, tra performance e multimedialità, che si misurano con le trasformazioni dei linguaggi audiovisivi. Oggi il Performing Media riguarda sempre più lo sviluppo delle tecnologie dei nuovi media interattivi, mobili e geolocalizzati. Nel Performing Media ogni elemento è chiamato a performare, è in qualche modo il medium stesso ma anche e soprattutto la relazione fra l’elemento e chi lo fruisce che innesca la performance.
“Performing Media riguarda molto le condizioni abilitanti date agli spettatori per diventare autori di sé stessi”, dice Carlo Infante. Così il lettore performerà la lettura, invitato a viverla come un percorso di incontro con le idee e i momenti o i fatti che le hanno suggerite e determinate. Il libro stesso è un percorso, segue quello di Carlo Infante, ripercorre le tappe e gli incontri che hanno portato a delineare il Performing Media: l’impegno politico rivoluzionario dei primi anni Settanta; l’agit-prop dei Circoli La Comune con il collettivo Majakovskij; l’avanguardia teatrale come critico militante; il Videoteatro e l’impatto con i nuovi linguaggi elettronici nei primi anni Ottanta; il futuro digitale dei primi anni ’90 (quando presenta un sistema di realtà virtuale al festival RomaEuropa di cui era curatore della sessione video; l’attenzione per la mutazione antropologica, individuando nel sistema educativo la trincea più importante in cui misurarsi con l’ondata di piena del digitale. Il libro parla di esperienze, guarda il passato ma riguarda il futuro, o meglio un “futuro remoto”, inteso come avvenire inscritto negli archetipi culturali e nelle matrici naturali. Un libro performante. Alla narrazione portata avanti in modo dialogico con Carlo Infante stesso, si intrecciano frammenti di testi, articoli e documenti a ricomporre una rete di nodi del percorso fino alla paradossale interazione di Carlo Infante con A.I.nfante, l’alter ego Intelligenza Artificiale. Testo, immagini, parole chiave, link a video e audio si intersecano per creare un “librido”, artefatto analogico digitale, che vogliamo immaginare sia come oggetto con cui il lettore entri in relazione, che come dispositivo che connetta con altri ambienti, perché il lettore possa avvertirsi come performante nel momento in cui attraversa queste pagine, che si offrono come uno stargate, un varco fra più dimensioni, e sceglie di ingaggiarsi in una esperienza. Non solo un libro su ma piuttosto un esempio di Performing Media. Il libro, ideato da Gaia Riposati e Massimo Di Leo che negli ultimi anni, come NuvolaProject, hanno spesso affiancato Carlo Infante come compagni di strada, aggiungendo uno sguardo artistico e digitale ad azioni e progetti, è destinato a chi voglia percorrere e magari tracciare nuove vie per continuare questo percorso.
Il programma
15 febbraio
Ore 17
Sala delle Baleari, Palazzo Gambacorti (Piazza XX Settembre 1)
Performing Media. Un futuro remoto
Talk performante ben più della presentazione di un libro) a cura di Urban Experience e NuvolaProject
con Carlo Infante, Gaia Riposati e Massimo Di Leo
“Performing Media - un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell'Avanguardia e Transizione Digitale”, libro/librido a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo edito da Editoria & Spettacolo
Parole e idee “in proiezione” in una conversazione innervata di repertori video (su momenti significativi, performance e installazioni, dell’avanguardia e dell’innovazione digitale) un dialogo a tre e con molti echi, ascoltati da un’intelligenza artificiale che finirà con il dire la sua.
Si partirà poi in walkabout per continuare la conversazione e la riflessione peripatetica allargandola al confronto con tutti i partecipanti, intrecciando le parole all’espressione del genius loci.
16 febbraio
Ore 11
Walkabout-esplorazione radionomade lungo i percorsi urbani di PiSigns, con scuole
Si tratta di conversazioni itineranti, caratterizzate dall’ausilio di smartphone e cuffie collegate ad una radioricevente (whisper radio), per ascoltare le voci dei walking-talking heads e repertori audio predisposti. Sono di fatto delle palestre di cittadinanza attiva in cui si conversa “di fianco” mentre ci si guarda intorno, “apprendendo dappertutto” per attivare dei laboratori dello sguardo partecipato durante esplorazioni psicogeografiche che seguono i percorsi di PiSigns capaci di esprimere un modello innovativo per esplorare Pisa e la sua ascendenza Galileiana.
Ore 16
Walkabout-esplorazione radionomade lungo i percorsi urbani di PiSigns, università
Ore 18
Cineclub Arsenale (Vicolo Scaramucci 2)
Dal videoteatro all’intelligenza artificiale
Screening video e web (60’)
www.libridi.it/futuremoto
https://www.nuvolaproject.cloud/it/performing-media-un-futuro-remoto/ (con immagini del primo evento al Teatro Argentina di Roma).