Il Teatro Verdi ha un nuovo direttore artistico, è il compositore Cristian Carrara

La presentazione questa mattina. Magnani: «benvenuto nella nostra città»
Data:

06/04/2022

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

La Fondazione Teatro di Pisa ha presentato il nuovo direttore artistico per la lirica e le attività musicali del teatro Verdi. È Cristian Carrara, compositore celebre e prolifico, che ha già ricoperto ruoli di prestigio presso enti teatrali, ma anche pubbliche amministrazioni e nel mondo dell’associazionismo.

A dare il benvenuto al nuovo direttore, anche l’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani. «Oggi sono qui non solo come assessore alla cultura – ha detto - ma anche in rappresentanza del nostro Sindaco. In questa duplice veste, saluto Cristian Carrara, dandogli il benvenuto nella nostra città. Sono certo che un artista del suo calibro porterà a Pisa spettacoli di grande livello e di novità. Egli spazia in vari campi dello spettacolo e soprattutto ha l’intenzione di aprire il Teatro alla comunità cittadina. Credo che questa intenzione debba essere attuata e sostenuta. Pisa è una città culturalmente polimorfa e il teatro non può trascurare nessun settore della cultura. Il teatro, come abbiamo spesso avuto modo di dire, è il salotto buono della città. Il direttore artistico deve tenerne conto. Oltre quindi alla qualità degli spettacoli, di cui posso confermare il livello molto elevato, avendo avuto io qualche anticipazione (che non rivelerò) per gli eventi estivi, ci aspettiamo una reale apertura alle varie istanze culturali pisane».

«Con la nomina del maestro Carrara a direttore artistico, si conclude la definizione della dirigenza del Teatro verdi, il cui consiglio di amministrazione, alla fine di dicembre, già nominato, in ottemperanza a quanto prevede il nuovo statuto, Michele Galli quale direttore generale - afferma Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della fondazione -. Si tratta di due persone conosciute e stimate nel mondo dei teatri italiani, cosa che rende facile trovare sinergie con altre realtà. Il direttore artistico ha ricevuto dal cda come obiettivo quello di aprirsi alla città garantendo stagioni di lirica e di prosa di elevata qualità. Proprio in questo spirito sono state definite le prossime stagioni. Cristian Carrara è egli stesso un artista perché è un compositore, un uomo di vasta cultura e di rara sensibilità. Credo che egli sarà un personaggio che presto la città imparerà ad apprezzare perché saprà relazionarsi con tutti gli ambiti della cultura della nostra città e non solo. Gli eventi del teatro si legheranno ad alcune campagne di sensibilizzazione sociale a cui daremo spazio. Il teatro, con i suoi spettacoli, sarà al fianco delle varie associazioni che si fanno carico di soggetti con problematiche di fragilità. Vedremo gli artisti sul palco indossare, oltre ai costumi di scena, i simboli delle varie campagne internazionali a sfondo sociale, quali ad esempio il nastrino rosso contro la violenza delle donne o i bollini blu per ricordare lo spettro dell’autismo, oppure i fiocchetti lilla per affrontare i disturbi alimentari o ancora i simboli delle iniziative contro il lavoro minorile etc. Siamo quindi davvero lieti di presentare un direttore artistico che sappia coniugare, oltre ad una grande capacità ed esperienza artistica, una grande sensibilità umana».

«Il Teatro Verdi di Pisa è un teatro che ha una storia importante, in una città fatta di molteplici eccellenze, a partire da quelle universitarie - afferma il neo direttore artistico Cristian Carrara -. Il pensiero artistico non può che prendere le mosse da questo dato di fatto. Immagino un teatro in cui tutte le proposte siano finalizzate al consolidamento del pubblico che già conosce il Verdi, ma che, al tempo stesso, provino anche a raggiungere chi ancora non ha avuto la fortuna di frequentarlo. Significa pensare ad una programmazione artistica varia, costruita su coproduzioni di valore, capace di parlare un linguaggio accessibile a tutti, che però non perda di vista il fatto che l’attenzione alla qualità delle produzioni è il modo migliore per fare un buon servizio al pubblico immagino un teatro capace di dialogare con le tante realtà culturali della città, che abbia a cuore la formazione del nuovo pubblico, soprattutto dei giovani. Un teatro vivo è un teatro che riesce a coinvolgere energie nuove e non dimentica che la propria proposta artistica deve essere capace di raggiungere anche, e soprattutto, i più lontani».

Chi è Cristian Carrara
Cristian Carrara (Pordenone, 1977) è considerato tra i compositori più originali della sua generazione. Scrive prevalentemente musica sinfonica e cameristica, ma anche opere destinate al teatro musicale e alla televisione. La critica riconosce nella sua produzione una scrittura “attentissima all’equilibrio e alla delicatezza del tessuto armonico”, ma “grande negli intenti creativi per cui tutto il contesto si manifesta solidissimo e terso”, capace di rivelare, al di là della cortina di una musica apparentemente ‘semplice’, la terribile domanda sugli esiti nefasti di ciò che è proclamato bene, ossia di ciò che la guerra, ogni guerra, comporta" (Claudio Strinati). "La sua musica è vicina al cuore, è chiara ma non semplice, è diretta ma parla una lingua piena di mistero: quella della poesia". (Elena Formica).

La sua musica viene eseguita in sale prestigiose, dall'Accademia di Santa Cecilia a Roma alla Berliner Hall, dal Maggio Musicale Fiorentino all'Auditorium Binyanei Hauma di Gerusalemme.

"È un autore che ha una grande facilità di scrittura" (Giorgio Battistelli) e il felice rapporto con il pubblico è ben descritto dal critico americano Rob Haskins: "so che la sua musica la vorrei condividere con gli altri e ascoltare più e più volte". "A differenza di tanta musica d'oggi, il suo cripticismo non è nella grafia, ma nella difficoltà di organizzare e rendere il più possibile chiaro il suo pensiero compositivo, un po' come succede nella musica di Verdi che possiede una carica semiologica minima, ma una violentissima carica semantica" (Flavio Emilio Scogna).

Collabora con importanti nomi della musica italiana e internazionale, tra cui John Neschling, Flavio Emilio Scogna, Omer Meir Wellber, Paolo Olmi, Stefano Montanari, Michalis Economou, Jan Latham Koenig, Nir Kabaretti, Lior Shambadal, Alda Caiello, Roberto Abbondanza, Carlo Guaitoli, Roberto Prosseda, Floraleda Sacchi, Francesco D’Orazio, Francesca Dego, Danusha Waskiewicz, Robert De Maine, e sue musiche sono eseguite da prestigiosi ensemble ed orchestre, tra i quali: la London Philarmonic Orchestra, la Filarmonica Toscanini di Parma, l'Orchestra Regionale della Toscana, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro Lirico di Trieste, l'Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, la Filarmonica della Fenice, l’Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy, la Qatar Symphony Orchestra, i Berliner Symphoniker, la Slovenian Philarmonic, la Santa Barbara Symphony, l'Orchestra de la Unam di Città del Messico, l'Orchestra del Teatro Municipal de Sao Paulo, la Ra’anana Symphonet.

Ha collaborato con alcuni dei nomi più importanti del teatro italiano, tra cui: Sandro Lombardi, Ugo Pagliai, Sergio Castellitto, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Enzo De Caro, Alessandro Benvenuti.

Tra i suoi lavori teatrali vanno ricordate le opere La piccola vedetta lombarda, Oliver Twist, Alto sui pedali e Il giocatore. Nel catalogo sinfonico Magnificat. Meditation for pedal piano and orchestra (commissione Emilia Romagna Festival), Destinazione del sangue, Liber Mundi, Tales from the underground, Ondanomala (commissione Teatro Lirico di Trieste), Vivaldi. In memoriam (commissione Maggio Musicale Fiorentino). Per quanto riguarda la musica da camera tra i lavori più eseguiti vanno segnalati Luce, Bianco, Ludus e la raccolta di pezzi pianistici "A piano diary".

Di agosto 2015 è la prima di War Silence, per pianoforte e orchestra (commissione Festival di Ravello), con l’Orchestra Filarmonica de La Fenice. Di gennaio 2016 è Machpela, doppio concerto per violino, violoncello e orchestra (Prodotto dalla Santa Barbara Symphony Orchestra), con Francesca Dego al violino e Robert DeMaine, primo violoncello della Los Angeles Philarmonic, che ha avuto una grande accoglienza nella sua prima californiana. Di luglio 2016 è la prima di “The Waste Land”, concerto per viola ed orchestra commissionato da Mittelfest di Cividale del Friuli ed eseguito in prima assoluta dalla Slovenian Philarmonic con la viola di Danusha Waskiewicz, già prima viola dei Berliner Philarmoniker.

Con oltre 18.000 spettatori e 28 recite, nell’ottobre 2016, si è chiusa la produzione di “Cenerentola”, una nuova opera lirica commissionatagli della Fondazione Petruzzelli di Bari. Di giugno 2018 è “I Am home”, pezzo per flauto e orchestra d’archi, commissionato da Claudio Scimone e da quest’ultimo diretto con I Solisti Veneti.

Di gennaio 2020 la prima di “Luci danzanti nella notte”, concerto per violino commissionatogli dal Teatro Municipale di Piacenza e dedicato alla violinista Francesca Dego.

Il 2021 ha visto le prime assolute di “4 emotions”, per flauto e orchestra d’archi (commissione Emilia Romagna Festival), “O somma luce”, per flauto e coro misto (commissione Coro del Friuli Venezia Giulia), “The Devil’s Bridge”, per violoncello e orchestra (commissione Mittelfest/FVG Orchestra) e la prima della sua nuova opera lirica dedicata a Dante Alighieri “Rapimenti d’amore” (commissione Teatro Coccia di Novara).

Nella ricca produzione discografica, edita in cd monografici e collettivi da Warner Classics, Tactus, Amadeus Arte, Arts/Tosca, Incipit, Stradivarius, Curci, si rispecchia l’attenzione verso una ispirazione compositiva alimentata da molteplici livelli di indagine culturale, capace di esplorare tanto i grandi temi del cammino dell’uomo (Liber Mundi) quanto la miniatura segreta del dono di sè (A piano diary) ed ancora la commistione fra generi (Ludus). Nell’ottobre 2015 è uscito per Brilliant un nuovo album sinfonico (Magnificat) inciso con l'Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy. Nei primi mesi del 2017 è uscito, invece, per Warner Classics “Faust in the Sky” inciso con I Solisti Aquilani e la direzione di Marco Attura. Di Marzo 2022 è la registrazione con la London Philarmonic Orchestra del suo concerto per pianoforte e orchestra, “War Silence”.

Autore e conduttore di trasmissioni televisive, ha realizzato per Tv2000 “Note di musica” (programma di approfondimento sugli strumenti musicali) e “Sinfonica” (programma divulgativo di presentazione di varie opere sinfoniche).

Già professore di “Sound Design” presso la facoltà di Media and Performing Arts presso la Link University Campus di Roma, è professore di Composizione presso il Conservatorio di Musica di Adria.

I suoi lavori sono editi da Casa Musicale Sonzogno, Edizioni Curci e Edizioni Stradivarius.

Cristian Carrara si diploma in Composizione presso il Conservatorio di Udine. Già consulente artistico del Sovrintendente presso il Teatro Lirico di Trieste, Coordinatore Artistico dell’Orchestra della Toscana e Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, dal gennaio 2019 è Direttore Artistico della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.

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Ultimo aggiornamento: 30/04/2024 16:29

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