Descrizione
Un mese di grande musica in programma a luglio al Giardino Scotto con 28 concerti e la presenza in cartellone di grandi nomi della musica nazionale e internazionale, in grado di spaziare tra generi, artisti e grandi collaborazioni. Il programma è promosso dal Comune di Pisa in collaborazione con Pisamo e la curatela di Pisa Jazz, Pisa Folk, The Thing, Caracol e Borderline [LEGGI IL PROGRAMMA].
Ad aprire saranno i “Neroametà Experience”, tributo a Pino Daniele (1 luglio) firmato dai suoi stessi musicisti, Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo e Agostino Marangolo, e l’icona del groove etiope Mulatu Astatke (6 luglio), che arrivano a Pisa grazie all’impegno congiunto di Pisa Jazz, Pisa Folk e The Thing. Sempre nella prima, intensissima, decade di luglio allo Scotto, Caracol regalerà al pubblico il duo rock di Liverpool King Hannah (2 luglio), mentre l’associazione The Thing la giovane cantautrice toscana osannata dalla critica Emma Nolde (10 luglio) e il Pisa Folk lo spettacolo-concerto “È stato un tempo il mondo”, con protagonisti Franco Arminio e Ginevra Di Marco (5 luglio), nell’ambito del Pisa Folk Festival.
«Cresce sempre di più il livello qualitativo della ormai tradizionale rassegna musicale del mese di luglio nella suggestiva cornice del Giardino Scotto – dice l’assessore alla cultura Filippo Bedini -. E ogni anno cresce anche il successo degli eventi in cartellone, sia in termini di offerta che di riscontro da parte della critica, e soprattutto per ciò che concerne la risposta da parte dal pubblico. Il segreto di questa crescita sta nella ‘ricetta’: l'Amministrazione comunale che mette a disposizione lo spazio e un contributo importante da un lato, la capacità di lavorare insieme delle associazioni coinvolte dall’altro. Ogni anno constato che la programmazione migliora, viene fatta per tempo, con una cura e una professionalità degne di nota. Ringrazio i responsabili delle associazioni che danno vita alla rassegna, perché costituiscono un valore aggiunto nell’offerta culturale musicale a Pisa. Un luglio da non perdere per gli appassionati dei diversi generi, jazz, folk, rock, cui quest'anno seguirà a settembre, anziché precedere a giugno, il Pisa Scotto Festival, la rassegna di incontri e approfondimenti culturali promossa dall'assessorato alla cultura».
«Dopo le celebrazioni per i 50 anni dall’inizio delle attività del primo Circolo Pisa Jazz del 2024, il nostro festival continua a rinnovarsi e a parlare al cuore delle persone. L’edizione 2025 porta un titolo ambizioso, ma necessario: “The Universal Language”, un richiamo potente alla natura più profonda della musica - e del jazz in particolare - come linguaggio universale capace di superare ogni confine geografico, culturale, politico- dice Francesco Mariotti, direttore artistico di Pisa Jazz -. Celebreremo questa visione con una line-up internazionale, intergenerazionale e interculturale, che incarna in pieno l’idea di musica come linguaggio che unisce».
Tanti i live da non perdere firmati Pisa Jazz nell’ambito del festival Pisa Jazz Rebirth: il leggendario batterista Billy Cobham (11 luglio) col tour celebrativo di “Time Machine”, progetto rivoluzionario che riporta in vita pezzi storici dell’artista newyorchese collaboratore di Miles Davis; il visionario artista e compositore Makaya McCraven (9 luglio) descritto da New York Times e Rolling Stone come “sintetizzatore culturale” capace di fondere jazz, folk e ritmi innovativi; Kismet (20 luglio), nuovissimo quartetto di due mostri sacri della musica, il bassista Dave Holland e il sassofonista Chris Potter, affiancati da Kevin Eubanks e Obed Calvaire; Knower (15 luglio) focosa band direttamente da Los Angeles capitanata dal batterista e producer nominato ai Grammy Louis Cole e della cantante Genevieve Artadi; Ambrose Akinmusire (16 luglio), superlativo trombettista e ambizioso compositore californiano capace di brillare, oltre che sulla scena jazz, anche su quella hip-hop; Eric Mingus, figlio di Charles, e Silvia Bolognesi (17 luglio) con l’omaggio a Gil Scott-Heron. Il mese chiuderà con le sonorità decisamente più elettriche degli Arab Strap (25 luglio), a cura di Caracol, e l’energia del Borderline Rock Fest - con una line up capitanata dai Rhapsody of Fire (26 luglio) a cura di Borderline. Gran finale affidato al chitarrista siciliano Matteo Mancuso (28 luglio) famoso per il suo utilizzo unico della tecnica finger picking, che sarà allo Scotto grazie alla collaborazione tra Borderline e Pisa Jazz.
«Nato più di vent’anni fa da un esperimento di riproposizione delle musiche tradizionali italiane nel contesto di una città universitaria, il Pisa Folk Festival continua oggi ad allargare sempre più i propri orizzonti aprendosi, anche grazie alla collaborazione con altre prestigiose realtà organizzative locali, a diverse importanti esperienze artistiche del folk revival e della world music nazionali e internazionali. La qualità della programmazione e il grande apprezzamento ricevuto dal pubblico negli ultimi anni pongono ormai la rassegna nel calendario dei più consolidati e attesi festival estivi del settore in Italia», spiega Antonio Santoro, direttore artistico del Pisa Folk Festival.
«Siamo felici di far parte anche quest’anno di questo grande cartellone collettivo - dichiara Gabriele De Luca, presidente dell’associazione The Thing - che unisce tante realtà diverse della città con l’unico obiettivo di portare musica di qualità al pubblico. Per noi di The Thing la musica è prima di tutto condivisione, passione e incontro, ma se si unisce la forza che può avere la collaborazione fra realtà locali, c’è la possibilità di creare davvero qualcosa di magico. Sul palco porteremo Emma Nolde, una delle voci più interessanti della nuova scena italiana, giovane, intensa e capace di parlare a tutti. Ma siamo anche orgogliosi di contribuire, assieme agli amici di Pisa Folk e Pisa Jazz, alla serata dedicata a Pino Daniele con i Neroametà Experience, un omaggio sincero e potente alla sua musica, suonata dai suoi stessi musicisti, e a quella con Mulatu Astatke, pioniere dell’ethio jazz e veicolo della cultura africana nel mondo. Questa è la direzione che ci piace prendere: unire passato e presente, per creare un ponte fra la tradizione e le nuove visioni».
«Siamo felici di partecipare anche quest’anno a questo splendido e variegato cartellone, che vede la sinergia tra realtà cittadine che, cosa rara, si uniscono nella diversità, mantenendo la propria specificità in nome della comune passione per la musica - aggiunge Cristiano Manetti, direttore artistico di Caracol -. Come Caracol, in continuità con la nostra attitudine presenteremo, nella bellissima cornice dello Scotto, due band internazionali considerate già un culto in ambito alternativo e che si stanno facendo amare sempre più anche nel nostro paese».
«Siamo felici di partecipare nuovamente al cartellone della rassegna estiva al Giardino Scotto, alimentando una collaborazione tra realtà cittadine per migliorare sempre di più la proposta culturale. Vorrei ringraziare il Comune di Pisa per aver confermato negli anni la fiducia - conclude il presidente di associazione Borderline Club Aps Alex Sabadini -. Come l’anno scorso gli eventi organizzati dal Borderline Club saranno due. La quinta edizione del Borderline Rock Fest, appuntamento tra i più apprezzati sulla scena musicale rock e metal alternativa Italiana, con headliner i Rhapsody of Fire, reduci da un tour europeo di grande successo e pronti a dare un ulteriore tocco di magia a una location già unica. Ad accompagnarli ci saranno i toscani Eldritch con le loro sonorità prog metal, e il compito di aprire il festival toccherà ai Diesanera, band rivelazione della Wacken Metal Battle 2023. E poi il live di Matteo Mancuso, in sinergia con Pisa Jazz».
I festival Pisa Folk e Pisa Jazz Rebirth sono possibili anche grazie al sostegno di Fondazione Pisa. Pisa Jazz Rebirth gode del contributo del Ministero della Cultura. Biglietti e abbonamenti sono già disponibili su ticketone e sui canali di prevendita di Pisa Jazz, Pisa Folk, The Thing, Caracol e Borderline [LEGGI].