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In questo murale permanente, che è il più
grande mai realizzato in Europa (18 m. di larghezza per 10 di altezza), Keith
Haring ha voluto rappresentare metaforicamente il tema della pace, usando in sintesi
le problematiche della vita umana e animale.
Per fare questo non ha, come al solito, preparato progetti in anticipo ma ha prodotto il
lavoro sotto limpeto creativo del momento, usando molti "oggetti" del suo
ricco campionario. Compaiono, così, in un intreccio di forme in movimento senza soluzione
di continuità, i bambini radioattivi e i gemelli siamesi (in memoria e a denuncia dei
disastri nucleari e ambientali), luomo video schiavo dei mass media, poi il cane e
la scimmia ad urlare contro la pratica della vivisezione, omini che reggono sulle spalle
delfini simboli di un mondo migliore da preservare e conservare. |
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Tutti facenti parte di una zoologia e
antropologia fantastica a lui care, in un alternarsi di evocazioni positive e negative,
con valori da evidenziare e pericoli da esorcizzare.
Accanto a questi Haring ha, intelligentemente, rappresentato altre figure e simboli
debitamente rielaborati per loccasione, traendoli dal contesto storico della città
e dal luogo di realizzazione dellopera. La croce di Pisa, al centro del murale, è
ora una grande mano con quattro dita a forma di ominide, mentre la Chiesa e il convento di
SantAntonio (il bene) sono un paio di lunghe forbici che tagliano in due un
serpente caro all'arte gotica (il male), in un richiamo al senso oppressivo di una
civiltà ipertecnologica, che ci bombarda ossessivamente con immagini e parole da cui
però, esorta Haring, è possibile, coscientemente, salvarsi. |
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