Sorta sull'area occupata in precedenza dalla cappella di Santa Maria ad Curtem, la pieve fu fondata per volontà dell'arcivescovo pisano Daiberto nell'ultimo decennio dell'XI secolo.
L’edificio presenta una facciata spartita da due ordini di arcate cieche che inquadrano bifore e losanghe: elementi tipici del linguaggio architettonico sorto a Pisa tra XI-XII secolo. Lungo Il fianco sinistro sorge il massiccio campanile in pietra e laterizi, rimasto incompiuto, alla cui sommità è murata una testa romana, forse raffigurante Giove Ammone.
La pieve presenta l’impianto basilicale a tre navate, con colonne monolitiche di granito e capitelli, alcuni di reimpiego di epoca romana e altri medievali.
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