La storia si basa su un fatto realmente accaduto in una cittadina della Colombia da cui Márquez, a distanza di trent'anni, ha preso ispirazione per scrivere il romanzo. L'autore ha dichiarato che tutti i personaggi hanno nomi di fantasia, tranne i suoi famigliari, e che la storia narrata parte da un avvenimento reale a cui però ha aggiunto un'ampia componente narrativa. Pubblicato per la prima volta nel 1981, sei anni dopo l'apparizione de L'autunno del patriarca, smentiva le intenzioni rese pubbliche in precedenza da García Márquez il quale, colpito dalla situazione politica americana, aveva dichiarato di voler abbandonare la "ficción" per dedicarsi a un'attività impegnata politicamente.
Il libro narra la tragica vicenda di Santiagò Nasar, accusato di aver tolto l'onore alla giovane Angela Vicario, e per questo assassinato dai fratelli di lei. Una morte però alla quale partecipa l'intera comunità e ne è responsabile; i fratelli non soltanto non nascondono le loro intenzioni, ma le dichiarano apertamente con la speranza che gli venga impedito di portarle a compimento. L'omicidio e la violenza non appartengono alla loro natura, ma non possono opporsi all'obbligo morale di vendicare l'onore della sorella. Tra gli abitanti del paese alcuni non credono alle dichiarazioni minacciose dei due giovani, non ritenendoli capaci di simile gesto, altri sono convinti che Santiago sia a conoscenza del pericolo e che quindi si salverà; nonostante tutti sappiano le intenzioni dei fratelli nessuno fa niente e infine una serie di coincidenze portano al tragico epilogo. Santiago rimane ignaro del pericolo, e ne viene conoscenza solo pochi attimi prima del brutale assassinio.
Il tema principale è l'onore. L'autore sottolinea come il delitto d'onore per mano dei fratelli Vicario sia inevitabile perché legato a valori profondamente radicati nella società in cui vivono. Si tratta di una società legata alle tradizioni rurali, in cui predominano la morale conservatrice, le apparenze e i tabù e dove la religione occupa un posto importante. La difesa dell'onore giustifica e legittima qualsiasi azione violenta volta a restaurare l'ordine della morale collettiva; per questo motivo i fratelli Vicario continueranno a dichiararsi innocenti durante il processo (e verranno assolti). Tutti i personaggi hanno una relazione diretta con la morte di Santiago. L'intera comunità partecipa in qualche modo al crimine ed è responsabile per lo stesso; tuttavia nessuno interviene per salvare la vita dell'uomo in quanto, per principio, le questioni d'onore vanno risolte dai diretti interessati. Lo scrittore non manca di colpevolizzare gli abitanti del villaggio, che pur sapendo da tempo della minaccia incombente nulla fanno per evitarla, spinti dai sentimenti più vari: trascuratezza, viltà, rancore immotivato verso un giovane bello e ricco, indifferenza o pura curiosità di vedere come andranno a finire le cose.