È lo scenario unico e suggestivo di piazza dei Cavalieri a fare da teatro sotto le stelle alla prima edizione di “NumeriPrimi Pisa Festival”, rassegna di cinque spettacoli nel prossimo mese di luglio, promosso da Comune di Pisa, Fondazione Teatro di Pisa e associazione “Community News”. Tra gli appuntamenti in calendario (presentato nel corso di una conferenza stampa) l’opera lirica “Rigoletto” (5 luglio), il jazz di Tuck and Patti (7 luglio), il cantautorato di Vinicio Capossela (8 luglio. In esclusiva per l’estate in Toscana), lo storytelling di Federico Buffa accompagnato dal Nidi Ensemble (9 luglio), ed il finale con Edoardo Bennato (10 luglio). Biglietti in vendita nel circuito Box Office Toscana e dal 10 giugno al botteghino del Teatro Verdi di Pisa (tel. 050 941111).
Il programma:
Venerdì 5 luglio (ore 21.30), “Rigoletto”, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. Una delle opere più note e belle del compositore italiano Giuseppe Verdi, “Rigoletto” sarà in piazza dei Cavalieri in edizione integrale, con un’orchestra di 45 elementi, coro, scenografie, costumi e protagonisti di livello assoluto. Prestigioso il cast che vede nei ruoli principali Gabriele Spina(Rigoletto), Domenico Menini (Duca di Mantova) e Anna Delfino (Gilda). La regia è affidata a Franco Zappalà, l’Orchestra “Amedeo Modigliani” sarà diretta da Mario Menicagli e il coro della Società Corale Pisana avrà come Maestro del Coro Stefano Cencetti. Le luci saranno curate da Riccardo Tonelli, mentre scene e costumi saranno realizzati grazie alla collaborazione di Europa Musica. Infine, il corpo di ballo Danzaria di Arianna Quaglierini, che curerà con Federica Taffoni le coreografie. La recita di Pisa coincide con l’apertura del Tuscany Opera Festival , prima edizione di un circuito toscano dedicato alla lirica, sotto il patrocinio della Regione Toscana, che per tutta l’estate coprirà città e borghi della Toscana. Rigoletto, è stato composto da Giuseppe Verdi nel 1850, su un libretto di Francesco Maria Piave (tratto da “Le roi s’amuse” di Victor Hugo) e rappresentato per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. Rigoletto, dal suo apparire, è una delle opere più amate e conosciute dell’intero repertorio operistico. Il pubblico vi trova sfarzo teatrale, melodie affascinanti e famosissime che sono addirittura entrate nella vita di tutti i giorni, come “La donna è mobile”, una trama che lascia senza respiro nella suspence degli avvenimenti e del tragico finale, persino insoliti riferimenti atmosferici e paesaggistici, ma è soprattutto la vera natura di Rigoletto, l’amara umanità del padre iperprotettivo ed insicuro, l’affetto ultraterreno che lo lega alla figlia, a carpire la sensibilità degli spettatori e restare indimenticabile. Rigoletto, in occasione della prima rappresentazione, e per qualche anno fu rappresentato anche con il titolo di “Viscardello”, come all’epoca avveniva per volere della censura.
Domenica 7 luglio (ore 21.30) concerto di Tuck and Patti. Appuntamento jazz imperdibile con un duo dalla rara complementarità, che rappresenta in una chiave ariosa e minimalista, l'elegante eclettismo musicale di San Francisco. Nei primi anni Ottanta San Francisco e la Bay Area sono stati la palestra per memorabili e in qualche caso epocali esperimenti nell'area del canto jazzistico. Tuck Andress, chitarrista radicato nel fertile terreno blues e country del Sud-Ovest (è originario di Tulsa, Oklahoma), ha saputo evolversi nel segno stilistico di Wes Montgomery, sino a giungere a una complessa dimensione armonico-ritmico-melodica: da solo, intrecciando linee di basso, accordi e controcanto, diventa una intera, articolatissima sezione ritmica. Patti Cathcart, creatura di San Mateo, nell'area di San Francisco, ha conosciuto esperienze formative tra rock'n'roll e Rhythm &Blues, in particolare alcuni mesi (gli ultimi di vita del grande bluesman) trascorsi con la band di T-Bone Walker. Il suo contralto vibrante e umorale, ombreggiato ma screziato da liquide tonalità di testa (quasi-folk), la loro sensuale ed elettrica comunicativa e la tensione descrittiva del gospel delle sue radici ne hanno fatto un gruppo cult del panorama mondiale.
Lunedì 8 luglio (ore 21.30) concerto di Vinicio Capossela (In esclusiva per l’estate in Toscana). Attesissimo ritorno a Pisa, dove mancava da molti anni, di Vinicio Capossela che presenterà il suo recente “Trionfo della morte e altre ballate per uomini e bestie”. Definito da Rolling Stone “il miglior cantautore italiano” che dice di lui: “più che fare dei dischi incide delle enciclopedie musicate”. Sicuramente Capossela, vero artificiere delle parole in musica, è la voce più originale e colta del panorama cantautorale italiano. Da poco è uscito il suo album di inediti “Ballate per Uomini e Bestie - cronache dal post medioevo”, dove le pestilenze e i condannati a morte diventano selfie, haters e influencer. Un lavoro di grande profondità ispirato anche dagli studi e dai libri della professoressa Chiara Frugoni, tant'è vero che la Scuola normale Superiore di Pisa ha recentemente messo a confronto, in un incontro partecipato e bellissimo, l’artista e la storica, in un colloquio aperto e reciprocamente curioso a partire dalle convergenze tematiche tra i loro rispettivi lavori. Un brano del nuovo disco “Danza Macabra” è un collegamento perfetto con l'affresco di Buonamico Buffalmacco raffigurante il Trionfo della Morte nel Campo Santo di Pisa. Talento riconosciuto, fin dalla sua prima apparizione con “All’una e trentacinque circa “, album battezzato dalla Targa Tenco come miglior opera prima. La carriera di Capossela è ricca di riconoscimenti al valore letterario, musicale e creativo della sua ricchissima produzione, tanto debitrice al cinema e alla letteratura (Céline, Fante, Melville, Omero, Wilde…): quattro Targhe Tenco, due volte il Premio Lunezia, Premio Fernanda Pivano, Premio Piero Ciampi, Premio De André alla carriera. Nel giugno 2017 The Sunday Times inserisce il disco “Ovunque proteggi” tra i trenta migliori dischi di world music, dicendo di Vinicio Capossela che “canta come Tom Waits, scrive come Ovidio “.
Martedì 9 luglio (ore 21.30) Federico Buffa racconta l'Odissea di Stanley Kubrick con la musica dal vivo del Nidi Ensemble. Federico Buffa racconta l’odissea del regista nel dare corpo alla storia dell’umanità dalla sua alba e oltre l’infinito. Aprile 1968. “Stanley Kubrick è finito”, proclamano unanimemente produttori e critici dopo le prime proiezioni di “2001: Odissea nello Spazio” a Washington. Nonostante il verdetto nell’establishment hollywoodiano, il viaggio di Bowman nello spazio diventerà in poco tempo un successo di pubblico e critica. Il film di Kubrick darà svolta epocale alla storia del cinema. 35 artisti e progettisti, più di 20 esperti di effetti speciali, un copioso staff di consulenti scientifici, Marvin Minsky del MIT, uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale e costruzione di automi, immaginano meticolosamente un futuro molto vicino al nostro presente. Come in tutti i film di Kubrick la musica e, quindi, la colonna sonora, occupano una parte non certo secondaria. Anzi, a volte è praticamente tutt'uno con dialoghi e riprese. Merito della passione del grande regista e della sua meticolosità nello scegliere l'accompagnamento per le storie da lui portate sul grande schermo. E grazie all’ensemble di 6 elementi diretto da Alessandro Nidi, che ha curato anche gli arrangiamenti, potremo riascoltare i brani che hanno forgiato il mondo musicale della cinematografia di Kubrick, spaziando da Richard Strauss a Vivaldi da Haendel a Rossini fino al magnifico “Il bel Danubio blu” che nel film sottolinea soprattutto la scena del volo verso la luna e che dal quel momento ha legato in maniera indissolubile il valzer di Johann Strauss figlio al capolavoro di Kubric. Alessandro Nidi suonerà il pianoforte e sarà accompagnato da Nadio Marenco alla fisarmonica, Sebastiano Nidi alle percussioni e Tea Pagliarini al corno; al trombone avremo Filippo Nidi e infine alla chitarra, tastiere e voce Emanuele Nidi. La regia è di Cecilia Gragnani e il disegno luci di Manuel Luigi Frenda.
Mercoledì 10 luglio (ore 21.30) concerto Edoardo Bennato. Gran finale con un big della musica italiana, capostipite del cantautorato italiano rock e artista di valore assoluto, che ci ha regalato decine di canzoni indimenticabili e interi album di altissimo livello. Bennato ha sempre dimostrato una particolarità di stile unica, un’eterogeneità di influenze e, soprattutto, un’insofferenza verso le convenzioni, che ne hanno fatto il progenitore di una genia di irregolari della nostra canzone. È un artista poliedrico a tutto tondo e un pittore di stupefacente sensibilità e talento. Il suo Rock n' Roll è il filo rosso che ha unito tutte le arti in cui si è cimentato e lo stimolo che lo ha portato e condotto lungo il suo cammino a dire la sua sulla società e le regole su cui essa si regge. Pochi giorni fa il 27 maggio, Rai Due gli ha dedicato uno speciale nella cornice del format “Unici” intitolata "Edoardo Bennato tra Rossini e rock’n’roll". Dice di lui Rockol: ”a 72 anni Edoardo Bennato continua ad essere controcorrente, a rifiutarsi di stare nel gruppo, a non schierarsi dalla parte più comoda, a non voler stare “in fila per tre”. E questo gli è costato assai, anche in termini di riconoscimenti di primogeniture (come quella di essere stato il primo artista italiano a riempire uno stadio).
Info e biglietti:
Botteghino del Teatro Verdi di Pisa: tel. 050 941 111. A decorrere da lunedì 10 giugno orario estivo: dal martedì al venerdì mattino ore 11-13; il martedì e giovedì anche pomeriggio ore 16-18. Servizio di vendita telefonica al numero 050-941188 con carta credito il martedì ed il giovedì ore 14 -16.
Punti Vendita Box Office Toscana: tel. 055 210804 www.ticketone.it
Biglietteria del Festival La sera degli spettacoli a partire dalle ore 19.00 (via Ulisse Dini unico accesso alla Piazza) infoline 339 8556862info@communitylive.it