Sabato 25 maggio alle ore 10 presso la Sala Regia del Comune di Pisa, si svolgerà la presentazione del libro scritto a sei mani dal dottor Mario Di Fiorino, dall’avvocato Francesco Ungaretti dell'Immagine e dalla senatrice Raffaella Fiormaria Marin, dal titolo “Il bisogno di un luogo per la cura” con i saluti istituzionali del sindaco della città Michele Conti, l'assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini, l'onorevole Edoardo Ziello e la senatrice Rosellina Sbrana. L'occasione del libro è la presentazione del disegno di legge di riforma della legge Basaglia. Partendo dalla comparazione delle normative in altri paesi occidentali, dopo il ricovero in emergenza, attuato spesso su richiesta dei parenti prossimi o per l'intervento della polizia, è necessario l'intervento del giudice per prolungare l'ospedalizzazione senza il consenso del paziente.
A partire dagli anni 60, i provvedimenti legislativi e giudiziari hanno limitato i poteri del medico nell’imporre il ricovero obbligatorio, anche in presenza di precise limitazioni normative. La discrezionalità dello psichiatra in Italia è del tutto controtendenza, ed è foriera tra l’altro di implicazioni riguardanti la responsabilità professionale. A riguardo, la Raccomandazione del 1994 del Parlamento Europeo sottolineava “la necessità che la decisione del ricovero sia assunta da un giudice”.
Il Comitato Direttivo di bioetica del Consiglio d’Europa ha rilevato che la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomonon ha mai richiesto che la decisione del ricovero iniziale sia presa da organi diversi dai tribunali. Si avverte quindi l’esigenza di un assetto normativo a tutela in primis dei diritti del paziente, ma anche, secondariamente del medico, sia per i riflessi sulla relazione terapeutica, che per le implicazioni di responsabilità professionale. L'altra grande anomalia italiana, che data da quarant’anni, è nella assenza di istituzioni psichiatriche in grado di garantire la terapia prolungata nei casi di pazienti gravi, con scarsa consapevolezza di malattia e non aderenza alle terapie. Il disegno di legge, che ha come primo firmatario la Senatrice Raffaella F. Marin, si propone di porre rimedio a questi aspetti rilevanti dell'assistenza psichiatrica.