Nel 1896, Giulio Richard acquisisce la manifattura Ginori, fondata a Doccia nei pressi di Sesto Fiorentino, nel 1737, dal marchese Carlo Ginori. Nasce così la Società Ceramica Richard-Ginori, la cui direzione viene affidata a Luigi Tazzini. In occasione dell'Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Torino del 1902, il repertorio tipologico della fabbrica vede l'acquisizione di nuovi modelli improntati al gusto moderno. Si tratta di raffinate porcellane ideate secondo gli eleganti schemi dello stile Liberty. Altro grande momento di rinnovamento della produzione della fabbrica si ha agli inizi degli anni Venti. Nel 1923, infatti, assume la direzione artistica l'architetto milanese Gio Ponti. La produzione da lui ideata, sia si tratti di porcellane che di maioliche, presenta caratteristiche di moderna originalità ottenendo grande successo sia in Italia che all'estero. La collaborazione di Gio Ponti con la Società Ceramica Richard-Ginori continua fino al 1938. Negli anni Trenta presta la sua opera nella manifattura anche Giovanni Gariboldi, una personalità di grande rilievo che succederà a Ponti nella direzione artistica.
Nell'ambito del ciclo
La produzione di maioliche e porcellane in Toscana dal ‘700 al ‘900