Il riuso delle statue-stele

 

CAMPOLI, Mulazzo (MS)

La maggior parte delle statue-stele della Lunigiana sono state ritrovate interrate e abbandonate nei pressi dei centri abitati (Taponecco), sotto le chiese (Sorano), in prossimita' dei valichi montani (Minucciano), oppure nei boschi (Pontevecchio, Filetto).
Tuttavia si sono verificati alcuni casi in cui il monumento, evidentemente rinvenuto in epoca moderna, è stato riutilizzato dalla gente locale come materiale da costruzione (Codiponte, Gigliana) oppure come elemento decorativo posto sulle facciate degli edifici (Campoli) o a fastigio e decoro di fontane, fonti o fontanili. (Malgrate IV, Reusa).

 

 

 

 

Questo secondo tipo di reimpiego sembra testimoniare che, una volta esaurita la spinta ideologica iconoclasta, sia riemersa nelle popolazioni locali una sorta di inconscio rispetto reverenziale nei confronti di questi monumenti, muti testimoni di culture e tradizioni dimenticate, ma evidentemente non del tutto cancellate.

 

MALGRATE IV, Villafranca (MS)
(Copyright S.A. Toscana)

 

Questa incisione rupestre moderna si trova lungo il Solco d'Equi (Equi Terme) nei pressi di una cava di marmo ancora in uso. A parte la sostanza, che non tutti possono condividere, è indubbio che si tratti di uno splendido e divertente esempio di buon radicamento del patrimonio culturale.