Mentre le statue stele appartenenti al Gruppo A sono per lo più integre, i monumenti del gruppo B sono stati rinvenuti per la maggior parte dei casi
frammentari o intenzionalmente mutilati della testa e dei seni.
Questa differenza di condizioni certamente non può essere attribuita a cause accidentali o
alle diversità strutturali dei due tipi di monumenti (il gruppo B ha la testa unita al
corpo da un breve collo cilindrico), ma costituisce piuttosto una prova dell'esistenza
in passato di una PRATICA ICONOCLASTA effettuata sulle statue-stele talvolta con
particolare accanimento.
L'iconoclastia antica
Il fatto che i monumenti danneggiati intenzionalmente appartengano principalmente
ad un gruppo stilistico e i dati stessi provenienti dall'analisi dello scavo di Minucciano
III,
consentono di ipotizzare che il primo e forse principale episodio di iconoclastia vada collocato tra la
prima e la seconda eta' del Ferro, circa nei primi due secoli del I millennio a.C., epoca in cui deve
essere avvenuto un profondo e violento sconvolgimento culturale e/o sociale.
Anche se ci sfuggiranno per sempre le ragioni intime dell'abbattimento e della distruzione delle stele, tuttavia e'
ragionevole pensare che una nuova classe dominante abbia infierito proprio sui principali monumenti celebrativi della classe sociale
spodestata, sia che essi abbiano avuto un significato CIVILE (rappresentazioni di personaggi influenti) oppure RELIGIOSO
(rappresentazioni di divinità).
L'iconoclastia recente
Un secondo importante episodio di iconoclastia nei confronti delle statue-stele deve essere
sicuramente collocato in eta' cristiana, durante il periodo alto-medievale. Infatti l'opera
progressiva di sradicamento delle tradizioni pagane continuo' anche dopo l'avvenuta
cristianizzazione del territorio. Si hanno infatti notizie di editti vescovili che invitano
ad abbattere gli idoli pagani e costruirvi sopra delle chiese.
Le statue-stele che a quel tempo erano ancora visibili furono probabilmente oggetto di
queste pratiche in quanto ritenute (a ragione o a torto) rappresentazioni di divinita' pagane.
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SORANO III, Filattiera (MS)
La stele di SORANO III (illustrata a lato) sembra proprio
costituire una testimonianza di quanto detto.
Infatti si tratta di una stele spezzata intenzionalmente in
tre o più frammenti. L'elevato spessore del blocco rende
assai poco probabile una rottura per cause accidentali o
naturali.
Inoltre questa stele, come gli altri frammenti SORANO I e
SORANO II, fu rinvenuta giusto all'interno delle fondamenta
della chiesa parrocchiale di S.Stefano di Sorano nel paese di
Filattiera. |
Una ulteriore testimonianza della iconoclastia cristiana proviene dalla Chiesa di
San Giorgio di Filattiera dove è conservata una lapide celebrativa di un personaggio
di stirpe longobarda che vi fu sepolto nell'VIII secolo. La lapide, nell'elencare le
virtù e le benemerenze del personaggio, riporta anche che idola fregit,
cioè che infranse gli idoli appunto.
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