Processo di formazione e connotati attuali: Al confine sud est del territorio comunale, tra la ferrovia Pisa-Collesalvetti e il confine del parco, l’area, un tempo luogo di prati e pascoli, si caratterizza oggi per la sua vocazione agricola, fatta eccezione per qualche episodio isolato di insediamento produttivo (stabilimento di imbottigliamento acqua e di prefabbricati), del tutto avulso dal contesto.

Lontana dal corso dell’Arno, l’unità si estende al limite dell’area dell’ex padule Maggiore su un territorio "basso", bonificato già prima dell’’800 attraverso un complesso sistema di canali di scolo, che consentiva il naturale deflusso delle acque. Interventi infrastrutturali dell’ultimo secolo sono andati alterando l’equilibrio idraulico della zona ed hanno reso insufficiente il sistema preesistente; attualmente, per evitare il ristagno delle acque, è utilizzato un sistema a scolo meccanico, che fa capo alle idrovore di Arnaccio e Paludello. Di pari passo con i progressi della meccanizzazione si è determinato un processo di degrado ed impoverimento delle strutture paesistiche.

Invarianti strutturali: Tessuto agricolo storico, filari e siepi esistenti, edificato storico.

Vincoli e condizioni ambientali: Fascia di rispetto di 10 m dal piede esterno dell’argine su entrambi i lati del Fosso di Oratoio, del Fosso Certa, del Fosso di Titignano, del Fosso Zambrignana, del Fosso Torale, del Fosso del Caligi.

Per i nuovi interventi di trasformazione si prescrive la preventiva realizzazione del sistema fognario e l’allacciamento all’impianto di depurazione di Oratoio.

Obiettivi qualitativi e funzionali generali: Salvaguardare l’area da usi incongrui, incentivando al contrario lo sviluppo di un’agricoltura di qualità, che possa restituire a questi luoghi una fruibilità anche per il tempo libero, vista la vicinanza col parco.

Reintrodurre nel paesaggio strutture connettive ( siepi frangivento, filari alberati, canali con vegetazione ripariale...), che , oltre a migliorare l’aspetto del paesaggio in senso estetico, contribuiscono all’arricchimento faunistico e floristico del territorio.

Salvaguardie: Sospensione dell’efficacia di ogni previsione trasformativa urbanistica del Prg , ferma restando la possibilità di gestione delle attività agricole.