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Piano Strutturale

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Scheda delle Utoe N. 28 - estratto  

vedi individuazione 

UTOE N° 28

AEROPORTO

Sup. tot. mq 4.345.106

Processo di formazione e connotati attuali: L’unità è posta a Sud di Pisa, a diretto contatto con il quartiere residenziale di S.Giusto, ed è definita nel suo perimetro dall’area interessata dall’attività aeroportuale, comprendendo però anche aree in stretta relazione con questa, il recente insediamento di edilizia residenziale per i dipendenti dell’aeronautica militare ad nord ovest e l’insediamento di matrice storica che si sviluppa su via Cariola, fino a raggiungere l’asse della S.G.C. L’Aeroporto G.Galilei, presente nel sito sin dai primi del secolo come aeroporto militare, si è aperto al traffico civile negli anni ‘60 e rappresenta ora uno degli aeroporti più grandi dell’Italia centrale, secondo solo al sistema aeroportuale romano. La dotazione di un ottimo sistema di piste, capaci di accogliere ogni tipo di velivolo, per tratte nazionali ed internazionali così come la presenza di un terminal passeggeri di grande capacità (circa due milioni di passeggeri l’anno) hanno permesso al Galilei di conservare la sua importanza ed di confermare negli ultimi anni un traffico medio di passeggeri di circa un milione di passeggeri l’anno, nonostante la nascita del vicino aeroporto regionale A.Vespucci a Peretola, che ha indubbiamente distolto una parte dei suoi traffici. Di grande interesse è anche il traffico delle merci, grazie alla presenza di un efficiente cargo center automatizzato, in grado di gestire le operazioni di carico/scarico di due aerei contemporaneamente. Negli ultimi anni la S.A.T., la società che gestisce l’aeroporto toscano, attribuisce al Galilei un ruolo di traffico regionale, ma ne ridefinisce anche un ruolo all’interno del Trans European Airport Network , individuando nell’aeroporto di Pisa grosse potenzialità come regional connecting point, elemento centrale di una rete comunitaria, in grado di garantire la connessione di tutte le tipologie del trasporto aereo. Il maggior pregio della struttura aeroportuale pisana è costituito dalla particolare connessione con i principali sistemi di viabilità, le autostrade, il sistema ferroviario nazionale, la S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno, dalla sua vicinanza col porto, nonchè dalla sua vicinanza alla città. L’attuale assetto dell’area presenta un forte contrasto tra le nuove funzioni insediate e le preesistenze storiche: l’ingrandirsi dell’aeroporto ha cancellato gradualmente le tracce di un tessuto agricolo di grande interesse, ben leggibile dal catasto leopoldino del 1830: nella parte alta un fitto tessuto di appezzamenti stretti e lunghi orientati in direzione nord-sud, detti particolari, testimonianza di una fase di appoderamento unitaria dell’area; nella parte bassa prati umidi e terreni paludosi. Anche il sistema idraulico è stato fortemente alterato, per la necessità di tenere asciutti e sotto controllo i terreni dell’aeroporto, con il taglio di alcuni canali e la realizzazione di una idrovora; allo stesso modo non è più leggibile la presenza di un paleoalveo, indicato qui dalle carte geomorfologiche. Dell’antico assetto rimane ben poco: uniche testimonianze sono il già citato tracciato di via Cariola e il tessuto di edifici prospicienti, con i terreni agricoli ancora inedificati interni all’ansa della strada, che costituiscono una singolare permanenza geomorfologica

Sono presenti zone situate in classe di pericolosità geologico idraulica 3B, classe 3C e nella fascia meridionale in classe 4, mentre la parte più settentrionale è in classe 3A.

Invarianti strutturali: Il tracciato di via Cariola, l’edificato storico presente al Catasto Leopoldino e la struttura geomorfologica dettata dal fiume al territorio.

Vincoli e condizioni ambientali: Fascia di rispetto di 10 m su entrambi i lati lungo i fossi perimetrali.

Per gli insediamenti esistenti e per gli interventi di trasformazione si prescrive la preventiva realizzazione, nell’ambito del bacino di bonifica S. Giusto e delle Venticinque, di uno o più impianti di depurazione commisurati ai fabbisogni di depurazione attuali e derivanti dagli interventi di trasformazione. Si prescrive di localizzare gli impianti di depurazione anche in funzione del potenziale reimpiego delle acque depurate.

Per gli insediamenti esistenti e per gli interventi di trasformazione si prescrive la realizzazione del sistema fognario e l’allacciamento ai nuovi impianti di depurazione.

Si prescrive la non ammissibilità di nuove aziende a rischio di incidente rilevante, insalubri di classe I, o che comportano emissioni in atmosfera, nell’ambito di questa utoe.

Obiettivi qualitativi e funzionali generali: Sviluppo qualitativo e quantitativo del traffico passeggeri e merci. Ampliamento dello spazio dedicato al trasporto civile, troppo contenuto in rapporto a quello destinato ad aeroporto militare. Connessione diretta con la stazione FFSS. Miglioramento delle relazioni funzionali con il sistema urbano.

Obiettivi qualitativi e funzionali locali: Riorganizzazione fisica dell’aerostazione e dello spazio antistante, al fine di una maggiore integrazione nel contesto urbano.

Salvaguardie:

Dotazione minima di Standard: 18 mq./ab

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