OGGETTO: INTEGRAZIONE
DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VARIANTE PARZIALE AL
PIANO STRUTTURALE (DI CUI ALLA D.G.M N. 1399 DEL 20-12-1999), A SEGUITO
DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLA L.R. 3 GENNAIO 2005 N. 1. IL DIRIGENTE
PREMESSO: CHE il Comune di Pisa è dotato di Piano Strutturale,
approvato con deliberazione del C.C n.103 del 02.10.1998; efficace dalla
data di pubblicazione del B.U.R.T del 05.01.1999; CHE con deliberazione del C.C. n. 43 del 28-07-2001 è
stato approvato il Regolamento Urbanistico del Comune di Pisa e che lo
stesso è stato pubblicato sul B.U.R.T del 27.12.2001; CHE con deliberazione della G. C. n. 1399 del 20.12.1999 è
stato avviato formalmente il procedimento di variante al Piano
Strutturale, ai sensi e secondo quanto indicato dall’art. 25 della L.R.
5/95; CHE gli obiettivi strategici di cui alla deliberazione della G.C. n.1399/99 relativi alla
cantieristica e agli insediamenti industriali di Via Livornese hanno
trovato legittima soluzione all’interno del R.U. (approvata con
deliberazione del C. C. n° 43 del 28.07.2001); CHE in data 15 gennaio 2002 il Dirigente del Servizio
Urbanistica Arch. Gabriele Berti ha rimesso una nota avente per oggetto
“integrazione all’avvio del procedimento di variante al Piano
Strutturale“ contenente gli obiettivi di variante al Piano Strutturale
che si intendono promuovere; CHE con deliberazione della G.C. n.13 del 29-01-2002
è stata approvata la suddetta integrazione all’avvio del
procedimento di variante al Piano Strutturale che non comporta modifica
agli indirizzi di Piano, nè pone problemi di compatibilità con gli
strumenti di pianificazione sovraordinati (P.T.C. e P.I.T); PRESO ATTO che nel periodo intercorso dall’avvio del
procedimento ad oggi il Comune di Pisa ha avviato alcune procedure di
programmazione negoziata finalizzate al perseguimento della strategia
dello sviluppo territoriale comunale e a favorire il perseguimento di
obiettivi ed indirizzi di governo del territorio già sostanzialmente
espressi e definiti nel Piano Strutturale che occorre tenere presente in
fase di elaborazione della variante parziale di cui all’oggetto, e
precisamente: -
il protocollo di intesa del 07-12-2000 tra il Comune di
Pisa ed il Comune di Cascina relativo all’ampliamento della zona
produttiva di Ospedaletto, finalizzato allo sviluppo economico, produttivo
e occupazionale, nonché alla riqualificazione ed integrazione del
comparto già esistente; -
la convenzione fra il Comune di Cascina ed il Comune di
Pisa del 30-01-2002 redatta ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90 e
ss. mm. ii. relativa al coordinamento dell’azione amministrativa tra i
comuni e finalizzata a garantire uno sviluppo territoriale omogeneo ed una
corretta integrazione con gli insediamenti ed il sistema infrastrutturale
esistente; -
l’accordo di programma sottoscritto presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri il 21 marzo 2001 relativo al progetto del Nuovo
Polo Ospedaliero ed Universitario di Cisanello che si inserisce in un più
ampio contesto di riorganizzazione e rilocalizzazione delle funzioni di
interesse sovracomunale presenti nella città e che comprende, tra
l’altro il trasferimento dal centro storico delle sedi della Provincia
di Pisa, del Diritto allo Studio Universitario, della Caserma della
Guardia di Finanza, degli uffici finanziari dello Stato e di tre strutture
militari; -
la conferenza interistituzionale per il progetto del nuovo
Polo Ospedaliero ed Universitario di Cisanello del 21 ottobre 2004
nell’ambito della quale sono state definite le intese di massima per la
realizzazione del progetto di cui sopra, coerentemente con quanto indicato
dal Piano Sanitario Regionale 2002-2004 e con quanto deliberato
dall’Università di Pisa relativamente al trasferimento nel nuovo
complesso di Cisanello delle funzioni didattiche e dipartimentali di
natura non assistenziale; -
il Protocollo d’Intesa siglato in data 17 dicembre 2004,
finalizzato al trasferimento della attività dell’Azienda Ospedaliera
Pisana e del Polo Universitario da S. Chiara a Cisanello tra il Comune di
Pisa, la Regione Toscana, l’Azienda Ospedaliera Toscana, l’Università
di Pisa, il Comune di Pisa, la Provincia di Pisa, il Comune di S. Giuliano
Terme, la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della
Toscana, della Soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio
e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico delle Province
di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, il Consorzio di Bonifica
“Ufficio Fiumi e Fossi”di Pisa, l’Autorità di Bacino del fiume Arno
e l’Azienda USL 5 di Pisa; -
la conferenza tecnica promossa dal SUAP del Comune di
Cascina con la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, AUSL 5 ed ARPAT,
conclusasi in data per 22-12-2004 con esito favorevole per la
realizzazione di una centrale a biomasse in loc. “Le Sedici”nel Comune
di Cascina, per produzione di energia elettrica e termica. TENUTO CONTO che per quanto sopra espresso si ritiene
opportuno definire una integrazione alla comunicazione dell’avvio del
procedimento (con i contenuti definiti all’articolo 15 della L.R.
1/2005) e individuare quali procedure da adottare quelle indicate
all’art. 21 della l.r 1/2005 ed in particolare indicare la “conferenza
dei servizi tra le strutture tecniche delle amministrazioni competenti”
come sede procedimentale opportuna per la verifica di compatibilità,
effettuata congiuntamente da Regione, Provincia e Comune, del progetto di
variante al P.S.; TENUTO CONTO che i contenuti della variante parziale al
Piano Strutturale non presentano elementi di incompatibilità con il
P.T.C. vigente e con il progetto di variante al P.T.C. di conformità al
P.I.T. della Provincia di Pisa in corso di adozione e che il Comune di
Pisa intende con successivo atto avviare le procedure necessarie
all’adeguamento del Piano Strutturale al P.T.C. e conseguentemente al
P.I.T.; TENTUTO CONTO che ai sensi dell’articolo 210 comma 1 le
disposizioni del Titolo II Capo I della L.R. 1/2005 si applicheranno dalla
data di entrata in vigore del relativo regolamento e che comunque
l’articolo 3 comma 3 della stessa legge L.R 1/2005 dispone che “tutte
le azioni di trasformazione del territorio sono soggette a “procedure
preventive di valutazione degli effetti ambientali previste dalla
legge”; DATO ATTO che la Direzione Urbanistica del Comune di Pisa
ha avviato da tempo le procedure e le attività necessarie a consentire ai
diversi enti ed organismi pubblici di fornire gli apporti tecnici e
conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo, anche secondo
quanto indicato alla lettera c) del comma 2 dell’art. 15 della L.R
n.1/2005; DETERMINA
1.
di confermare quanto già indicato nella
deliberazione della G.C. n.13 del 29-01-2002 quanto all’indicazione
dell’arch. Gabriele Berti quale responsabile del procedimento ai sensi
dell’art. 16 della l.r n.1/2005; 2.
di indicare nel dott. Athos Bigongiali il
garante della comunicazione ai sensi dell’art. 19 della l.r
n.1/2005; 3.
di indicare i seguenti enti ed organismi pubblici
eventualmente competenti all’emanazione di pareri, nulla osta o atti di
assenso comunque denominati ai sensi della lettera d) del comma 2
dell’art. 15 della l.r n.1/2005: Ente Parco Regionale Migliarino San
Rossore Massaciuccoli; Regione Toscana; Provincia di Pisa; Soprintendenza
per i beni architettonici, per il paesaggio e per il patrimonio storico
artistico e demoantropologico di Pisa; Soprintendenza Archeologica per la
Toscana; Comune di Cascina; Autorità di Bacino del fiume Arno; 4.
di indicare quale enti ed organismi pubblici a cui
richiedere di fornire gli apporti tecnici e conoscitivi idonei ad
incrementare il quadro conoscitivo di riferimento ai sensi della lettera
c) del comma 2 dell’art. 15 della l.r n.1/2005 i seguenti enti: Ente
Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli; Regione Toscana;
Provincia di Pisa;Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il
Paesaggio e per il Patrimonio Artistico, Storico e Demoantropologico;
Soprintendenza Archeologica per la Toscana; Comune di Cascina; Autorità
di Bacino del fiume Arno; A.T.O. 2; A.T.O. 3; Enel s.p.a; Toscana Gas;
ARPAT. 5.
di indicare il termine del 10 marzo 2005 entro cui
devono pervenire all’Amministrazione Comunale gli apporti di cui ai
punti 3 e 4; 6.
di integrare il precedente avvio del procedimento
(di cui alla deliberazione della .G.C. n. 1399 del 20.12.1999) secondo i
contenuti espressi nella relazione allegata (sotto la lettera A) e facente
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. 7.
di inviare alla Regione Toscana e alla Provincia di
Pisa e agli altri soggetti di cui ai punti 3) e 4) la presente
integrazione della comunicazione di avvio del procedimento. IL DIRIGENTE arch. Gabriele Berti |