3.  La Cronaca del ms. 54 dell'Archivio di Lucca

     

Nelli MCC li Pisani per conservare le loro galee, ordinarono luogo murato di grosso muro, in fortezza in guisa di uno castello, in quattro facce, che la faccia verso levante era lo muro della città e lo muro di mezzodì, in sul fiume Arno, razente era posto alla Legathia di Ponte dove sotto coperto ordinarono LXXX portichi per tenere galee e questo luogo volgarmente, si chiama Arsanà.

Questo è il testo di un anonimo cronista pisano trecentesco sull'edificazione dell'Arsenale, riportato da Raffaello Roncioni all’inizio del XVII secolo nelle sue "Istorie Pisane".

La costruzione risale dunque al XIII secolo, quando la potenza pisana sul Mediterraneo era al culmine. Altre zone prima di questa, sia in città sia a Porto Pisano, e già in epoca romana, erano state dedicate alla costruzione ed alla manutenzione delle numerose navi da guerra e da trasporto, ma questo è il primo cantiere di cui si abbia notizia, dotato di opere difensive e di una organizzazione e specializzazione interna.

E doveva essere molto efficiente se Pietro d’Aragona, nel ‘400, commissionando per Alghero la costruzione di un arsenale, richiedeva espressamente che fosse fatto come quello degli sconfitti Pisani, perché lo riteneva più funzionale e meglio protetto di quello di Barcellona.