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Nelli
MCC
li Pisani per conservare le loro galee, ordinarono luogo murato
di grosso muro, in fortezza in guisa di uno castello, in quattro
facce, che la faccia verso levante era lo muro della città e lo
muro di mezzodì, in sul fiume Arno, razente era posto alla
Legathia di Ponte dove sotto coperto ordinarono LXXX
portichi per tenere galee e questo luogo volgarmente, si chiama
Arsanà. |
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Questo
è il testo di un anonimo cronista pisano trecentesco sull'edificazione
dell'Arsenale, riportato da Raffaello Roncioni all’inizio del XVII
secolo nelle sue "Istorie Pisane".
La
costruzione risale dunque al XIII secolo, quando la potenza pisana sul
Mediterraneo era al culmine. Altre
zone prima di questa, sia in città sia a Porto Pisano, e già in epoca
romana, erano state dedicate alla costruzione ed alla manutenzione delle
numerose navi da guerra e da trasporto, ma questo è il primo cantiere
di cui si abbia notizia, dotato di opere difensive e di una
organizzazione e specializzazione interna.
E
doveva essere molto efficiente se Pietro d’Aragona, nel ‘400,
commissionando per Alghero la costruzione di un arsenale, richiedeva
espressamente che fosse fatto come quello degli sconfitti Pisani,
perché lo riteneva più funzionale e meglio protetto di quello di
Barcellona.
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