La sepoltura infantile della stanza B

La collocazione

Durante la campagna di scavo 1992, all'interno della stanza B fu rinvenuta la sepoltura di un bambino.
La posizione e' indicata dall'asterisco nella figura.
La tomba era posizionata immediatamente al di sotto del pavimento in terra battuta ed esattamente nel centro geometrico della metà più interna della stanza.
Lo scavo del livello medioevale della stanza B ha provato che questo ambiente era sicuramente usato per semplici scopi abitativi (presenza di focolari, resti di pasto, frammenti di ceramica), senza alcuna funzione particolare.

La posizione stratigrafica

Lo strato che conteneva la sepoltura ha restituito esclusivamente reperti di epoca etrusca. Esso consisteva in pratica nel riempimento effettuato al momento della costruzione dell'insediamento medievale, al fine di livellare la superficie della roccia e preparare poi un pavimento in terra battuta.
La foto a fianco si riferisce alla superficie di tale strato appena il giorno prima del rinvenimento della tomba. Al centro, indicata dalla freccia nera, si intravede infatti una macchia rettangolare di terreno più scuro, di cui al momento non ci si era accorti.

La cassetta

Il corpo del bambino era contenuto all'interno di una cassetta costruita con le stesse lastre di arenaria usate come tegole per il tetto medioevale. Tre lastre formavano le pareti laterali, mentre una quarta era appoggiata sopra come copertura. I lati corti non avevano chiusura.
La cassetta ha protetto le ossa fragilissime dal peso della terra sovrastante, ma non ha impedito l'opera dei roditori che hanno in gran parte sconvolto le ossa dalla posizione originaria.

La giacitura

Il corpo del bambino giaceva con il capo rivolto a oriente, appoggiato su di una pietra sottostante. Le ossa rimaste in giacitura anatomica sono risultate quelle del cranio, parte del braccio sinistro, alcune costole e le ossa lunghe delle gambe. Le rimanenti ossa sono state rinvenute sparse all'interno della tomba. In particolare le due emi-mandibole sono state ritrovate all'altezza dei ginocchi.

 

E' da notare nel disegno schematico a fianco la particolare posizione delle gambe leggermente ripiegate, data l'impossibilità da parte dei bambini piccoli di stendere completamente gli arti inferiori.
Le ossa dei piedi sono risultate completamente mancanti.

 

I dati antropologici

L'esame delle ossa non ha rilevato alcuna traccia di patologia evidente. Ugualmente non e' stato possibile stabilire con esattezza il sesso.
L'età al momento del decesso può essere stimata all'incirca tra i quattro e i sei mesi, in base ai seguenti dati:
- la lunghezza dei femori,
- le due metà della mandibola non sono ancora saldate,
- le gemme dei denti molari da latte sono già perfettamente formati ma non sono ancora spuntati fuori dagli alveoli.
L'esame antropometrico e' stato effettuato da Angelica VITIELLO della cooperativa ANTHROPOS.

Considerazioni conclusive

La sepoltura infantile della stanza B costituisce un esempio, molto raro in epoca cristiana, di inumazione effettuata all'interno di una abitazione. Il suo rinvenimento nell'insediamento del Monte Castellare testimonia con certezza la presenza di nuclei familiari ed esclude l'ipotesi di un uso puramente militare della fortificazione.
I tre fattori chiave per l'interpretazione sono l'età (il bambino è sicuramente nato vivo ed è vissuto alcuni mesi, quindi doveva essere già battezzato), la posizione al centro della parte più intima di una abitazione e la posizione del corpo rivolto verso il sorgere del sole.
L'insieme di questi tre fattori lascia supporre un preciso significato unito ad un rituale funebre specifico per i bambini. Infatti sembra quasi che i genitori, volendo compensare la mancanza di vita spesa, abbiano voluto seppellirlo non in terra consacrata, ma direttamente vicino a loro in modo che potesse ancora partecipare alla vita ed agli affetti familiari.
A testimonianza di questa consuetudine a noi aliena, esiste una lettera di un parroco francese degli inizi del 1800, nella quale depreca l'abitudine della gente comune di seppellire i bambini nei cortili o nelle case di abitazione.

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