Piano Strutturale Scheda delle Utoe N. 32 - estratto  

vedi individuazione

UTOE N° 32

AREA DELLE BOCCHETTE

Sup. tot. mq 1.728.122

Processo di formazione e connotati attuali: A cavallo tra l’abitato di Oratoio e la zona industriale di Ospedaletto, l’area si caratterizza come territorio agricolo periurbano, margine ed integrazione per i nuclei abitati e le case sparse, nonché come elemento separatore tra le diverse realtà residenziali e produttive. Dal periodo comunale l’area è stata oggetto di numerosi interventi idraulici per regimare le acque e favorire lo sviluppo dell’agricoltura. Nel 1558 il Granduca Cosimo I dei Medici fece costruire il trabocco delle Bocchette, con lo scopo di convogliare, mediante una serie di cateratte poste lungo l’argine dell’Arno, all’uscita della curva di Riglione, le numerose inondazioni nel fosso delle Bocchette e nel fosso del Caligio e da qui al Padule Maggiore, per colmare le grandi tenute medicee di Castagnolo, di Coltano e di Tombolo. A seguito della realizzazione del trabocco di Fornacette e del taglio Ferdinandeo, il trabocco di Putignano fu abbandonato e il suo corso fu colmato, allivellato e messo a coltura. Oggi sul territorio rimane evidente traccia di questo sistema idraulico, leggibile dalle foto aeree ed evidenziato dalla presenza del manufatto delle "Bocchette", dalle dodici arcate in cotto e marmi, la cui integrità è ormai compromessa dalla presenza massiccia dello svincolo della S.G.C. e dal ponte che la collega con Cisanello e Pisa Nova.

La S.G.C. taglia longitudinalmente l’area da est ad ovest con forte impatto, sia perché divide aree naturalmente integrate e con un funzionamento organico, sia perché con i suoi svincoli costituisce un grosso consumo di suolo ed una presenza invadente. Tradizionalmente vocata all’agricoltura, come testimoniato dal catasto leopoldino, l’unità è andata perdendo la sua relazione con l’intorno, rimanendo in parte interclusa all’urbano.

Area situata in classe di pericolosità geologico idraulica 3A e in ambito B, nella porzione sud-occidentale in classe 3C.

Invarianti strutturali: Conservazione dell’orditura campestre di permanenza storica e dell’edificato storico. Conservazione e valorizzazione della fascia inedificata relativa al tracciato storico del fosso delle Bocchette e dei manufatti che ivi si attestano.

Prescrizioni geologico-idrauliche: Fascia di rispetto di 10 m dal piede esterno dell’argine su entrambi i lati del Fosso del Caligi, del Fosso di Oratoio, del Fosso Certo.

Per gli insediamenti esistenti e per i nuovi interventi di trasformazione si prescrive la preventiva realizzazione del sistema fognario e l’allacciamento all’impianto di depurazione di Oratoio.

Per i nuovi interventi di trasformazione si prescrive di commisurare l’incremento di carico urbanistico alla potenzialità residua dell’impianto di depurazione di Oratoio, tenendo presente il contemporaneo utilizzo dello stesso da parte del Comune di Cascina, o comunque di condizionare l’insediamento di un carico urbanistico eccedente le potenzialità dell’impianto di depurazione esistente all’adeguamento dimensionale dell’impianto o comunque al soddisfacimento del fabbisogno.

Si prescrive la non ammissibilità di nuove aziende a rischio di incidente rilevante, insalubri di classe I, o che comportano emissioni in atmosfera, in prossimità dei centri abitati nell’ambito di questa utoe.

Obiettivi qualitativi e funzionali generali: Valorizzazione del rapporto di integrazione tra agricoltura e residenze, con incentivi all’inserimento di siepi e filari per migliorare la qualità agronomica dei terreni e riqualificare l’aspetto paesaggistico. Riduzione dell’effetto-barriera della S.G.C. con la realizzazione di attraversamenti che favoriscano la permeabilità e garantiscano i collegamenti trasversali e con il ridisegno e il ridimensionamento degli svincoli.

Fascia di salvaguardia di 50-100 m di ampiezza a partire dal piede dell’argine dell’Arno e proseguente in direzione Sud fino al Fosso di Oratoio, al fine di consentire l’eventuale realizzazione di: un canale di laminazione delle piene dell’Arno secondo i progetti di competenza dell’Autorità di Bacino; un raccordo ferroviario tra la linea Pisa-Firenze e la linea Pisa- Collesalvetti.

Obiettivi qualitativi e funzionali locali: nessuna

Salvaguardie: Sospensione delle previsioni di Prg a carattere edificatorio in contrasto con la prescrizione di conservazione dell’edificato storico fino a specifiche discipline del Ru. Inedificabilità della sconnessione centrale fino a progettazione preliminare del raccordo ferroviario tra le linea Pisa-Firenze e la linea Pisa-Collesalvetti e l’eventuale canale di laminazione per le piene dell’Arno.

Dotazione minima di Standard: 24 mq./ab

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