PISA - L'ictus in Italia
rappresenta la prima causa di disabilità, la seconda causa
di demenza e la terza causa di morte (la seconda se si
considerano le neoplasie in modo disaggregato). Nell'80% dei
casi è dovuto ad ischemia cerebrale (chiusura di
un'arteria), nel 20% ad emorragia (rottura di un'arteria).
L'incidenza è di circa 250 casi ogni 100 mila abitanti per
cui in Toscana sono attesi ogni anno circa 8.000 nuovi casi
di ictus a cui vanno aggiunte le recidive che sono circa il
20% per un totale di circa 10 mila casi di ictus ogni anno.
Nella provincia di Pisa sono attesi circa 900 nuovi casi
all'anno, circa 1.130 considerando anche le recidive.
L'incidenza aumenta progressivamente con l'età e dopo i 55
anni raddoppia per ogni decade
L'ictus è relativamente raro al di sotto dei 45 anni (13
casi/100.000 abitanti), mentre il 75% degli ictus si
verifica negli ultrasessantacinquenni.
La disabilità che frequentemente consegue alla malattia è
particolarmente rilevante dal punto di vista sociale nella
fascia di età 65-75 anni, data l'elevata incidenza di
malattia (845 casi/100.000 abitanti) in questi soggetti
ancora attivi sotto il profilo produttivo e con una
aspettativa di vita di oltre 10 anni.
"Una patologia - ha poi commentato Cesare Cava,
presidente di Farmacie Comunali spa - dunque molto grave e
molto diffusa. Ed è proprio per questo che siamo molto
felici di presentare, per la prima volta nella nostra città
e in collaborazione con la clinica neurologica dell'Ospedale
Santa Chiara ed insieme all'associazione per la lotta
all'ictus cerebrale"Alice" e con il gruppo sanitario della
46° Brigata Aerea., la "Settimana di prevenzione dell'ictus
cerebrale". Lunedì 18 settembre, presso la farmacia di
piazza Giusti, martedì 19, presso la farmacia di Via XXIV
Maggio, mercoledì 20, presso la farmacia di via Battelli,
giovedì 21 presso la farmacia di Piazzale Donatello e,
infine, venerdì 22, presso la farmacia di via Piccolini, e
tutte dalle 9 alle 13, un'autoambulanza della 46°
aerobrigata sarà a disposizione gratuitamente di chiunque
voglia effettuare un test di prevenzione contro l'ictus e
cioè l'analisi doppler della carotide".
"Ho accettato molto volentieri - ha poi aggiunto il
preside della Facoltà di medicina nonché primario di
Neurologia all'Ospedale Santa Chiara della nostra città,
Luigi Murri - di partecipare a questa iniziativa. Oggi
l'ictus può essere combattuto sia con la trombolisi - Pisa è
stata uno dei sei centri in Italia che l'ha sperimentata per
prima ed è, inoltre, comunque indispensabile che il paziente
venga sottoposto a questa tecnica entro 3 re - che con la
prevenzione. Utilizzando entrambe queste strade le
aspettative di vità possono allora essere davvero molto
positive".
"Per quanto riguarda i principali fattori di rischio per
ictus - ha poi detto Giovanni Orlandi della Clinica
Neurologia nonché rappresentante dell'associazione "Alice" -
quelli non modificabili sono rappresentati dall'età avanzata
e dal sesso maschile, quelli modificabili da ipertensione
arteriosa, fumo di sigaretta, alcune cardiopatie (come la
fibrillazione atriale), diabete mellito, ipercolesterolemia
e stenosi carotidea".
"La prevenzione dell'ictus rappresenta il modo migliore
per contrastare la malattia - ha poi concluso il tenente
colonnello medico della 46° aerobrigata, Giorgio Ruggeri -
ma "ridurre" il rischio di ictus non significa "azzerarlo".
Tuttavia, anche dopo che l'ictus è insorto, è possibile
attuare provvedimenti in grado di limitarne le conseguenze,
con notevoli ricadute cliniche, sociali ed economiche".