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Pisa
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Far rivivere la città. Questo
l’obiettivo degli interventi di recupero e valorizzazione a
Pisa a partire dal centro storico. Anche il lavoro fatto su
Piazza Chiara Gambacorti (già Piazza La Pera) persegue
questo scopo ed è particolarmente importante anche perché si
tratta del primo intervento di riqualificazione di una certa
importanza degli spazi pubblici aperti a sud dell’Arno.
Gli investimenti pubblici da
soli non sono sufficienti a “far rivivere” gli ambiti nei
quali vengono realizzati e costituiscono un mero
miglioramento estetico e ambientale. Neppure se ad essi si
aggiungessero gli interventi sulle proprietà private
raggiungeremmo l’obiettivo di far rivivere la città. Le
strade e le Piazze si animano e diventano elementi di un
corpo unico, la città, soltanto se diventano luogo di
incontro, di lavoro, ecc.. E’ normale, d’altra parte, che
le persone lavorino, mangino, parlino, si incontrino più
volentieri in luoghi piacevoli e sicuri, non certo in luoghi
degradati.
L’investimento pubblico deve
diventare l’occasione per coinvolgere i proprietari degli
immobili, i residenti, i commercianti e gli artigiani, cioè
tutti coloro che vivono i luoghi oggetto degli interventi.
Per Piazza Chiara Gambacorti è quanto l’Amministrazione
Comunale ha cercato di fare con il lavoro coordinato dei
settori dei lavori pubblici, dell’edilizia privata e del
commercio. Ma l’obiettivo del recupero e della
valorizzazione di ambiti urbani architettonici è raggiunto
se, primi fra tutti, i cittadini sono indotti a rivivere
quei luoghi resi più gradevoli dalla riqualificazione, nella
consapevolezza di quello che essi hanno rappresentato nel
passato della vita della città, ciò che permette di goderne
appieno nel presente per dare loro un futuro.
In questo direzione, il lavoro
fatto dalla Sovrintendenza archeologica, i cui risultati,
nei loro tratti essenziali e divulgativi, vengono riportati
nella presente pubblicazione, dà un contributo
significativo: la consapevolezza della vita e delle attività
svolte dai cittadini pisani del passato spero permetta a
tutti i cittadini del presente e del futuro di sentire
proprio questo spazio urbano, di farlo vivere e portargli
rispetto, se non altro per il rispetto dovuto a chi ci ha
vissuto prima di noi. |
In generale, i lavori pubblici, come è accaduto in questo
caso e in altri (Piazza delle Vettovaglie, Borgo, Piazza
Vittorio, ad esempio) devono diventare occasioni importanti
per conoscere meglio la nostra città, la sua storia e la
vita di chi ci ha preceduto, ciò che è essenziale per vivere
il presente da cittadini responsabili e per impostare nel
modo migliore possibile il tempo che attende noi e le
generazioni future.
Giovanni Viale
Assessore ai Lavori Pubblici |