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Intervento di riqualificazione di piazza Chiara Gambacorti

Arch. Sergio Alabiso

Immagine 1 Piazza Chiara Gambacorti
Immagine 2 Piazza Chiara Gambacorti
Immagine 3 Piazza Chiara Gambacorti
Immagine 4 Piazza Chiara Gambacorti
Immagine 5 Piazza Chiara Gambacorti

L'attuale vuoto urbano che costituisce piazza Chiara Gambacorti deriva in realtà da uno sventramento, infatti esisteva in questo luogo la chiesa con annesso cimitero di  S. Lorenzo in Chinzica, attestata sin dal 1127.
Negli anni trenta venne destinata a mercato delle verdure, dotandola di una pensilina metallica ed alberature perimetrali.
Negli anni ‘60 la copertura fu sostituita con una in cemento ora non più esistente.
Dopo la tragica esplosione del 1981 causata da una fuga di gas che causò ben tredici vittime, nonché la distruzione di una vasta parte del fronte occindentale della piazza, seguirono anni di ulteriore abbandono.
A seguito di un piano di recupero elaborato negli anni novanta è stata avviata la ricostruzione dell'edificio mancante, costituendo la sistemazione a "piazza".
Lo studio del comparto di piazza Chiara Gambacorti ha avuto come necessario pre-requisito l’individuazione di una visione d’insieme dei complessi aspetti del recupero: sono stai approntati una serie di interventi, articolati ma unitari, finalizzati alla salvaguardia  dell'area sia sotto il profilo architettonico e monumentale sia sotto il profilo sociale come  visione d'insieme di luogo di vita collettiva ad essa associata..
E’ stato quindi elaborato un “progetto” accompagnato da una serie di proposte a valore indicativo per avviare un processo di recupero.
Il progetto si configura quindi come un quadro sistematico e duttile di proposte operative e metodologiche a diversa scala correlate a differenziate tipologie d'intervento.
Le singole unità immobiliari che fanno parte dell’area in oggetto sono state analizzate al fine di configurare soluzioni complete e praticabili, individuando quelli che sono gli interventi pubblici e quelli privati., Si è operata  a tal fine , una classificazione e una quantificazione degli interventi in modo da coordinare un "recupero-manutenzione" degli edifici privati interessati tale da consentire all'Amministrazione di operare una “regia” degli stessi per raggiungere come risultato il progetto unitario proposto, garanzia di un vero risultato di qualità del recupero.
L'obiettivo è finalizzato sia al restauro dei fronti edificati che  alla riqualificazione degli spazi entro l'edificato entrambi volti alla gestione   d’uso della piazza.
In tale ottica il ruolo dell’iniziativa pubblica diventa strategico in quegli interventi che non accadrebbero da soli e che se non accadessero renderebbero impossibile o inadeguato lo sviluppo dell’operazione di recupero.Le iniziative private, piuttosto che controllate sono guidate e soprattutto sollecitate.
La sollecitazione più efficace avverrà per via indiretta, dagli effetti concreti che il risanamento complessivo dell’”ambiente” favorirà e per via diretta attraverso la disponibilità a fornire modelli d'intervento correlati ad un piano di gestione degli spazi pubblici costituito da poche regole comprensibili, ragionevoli e flessibili. In tal modo si ottimizza la fruibilità e viene  facilita la convivenza sociale ed economica dei vari operatori e fruitori della “piazza”.
Il degrado esistente è nato, malgrado i tanti vincoli, dai mille piccoli sotterfugi dell’abusivismo minimo e perciò incontrollabile che pian piano hanno progressivamente corroso e frantumati tutti i vincoli esistenti. E' necessario perciò che il recupero edilizio non possa prescindere da un progetto che, sensibile ai mutamenti della vita sociale, consenta a questi spazi di trasformarsi senza apparenti modifiche per adeguarsi alle nuove esigenze di vita. Abbiamo perciò proposto delle immagini di “qualità” dell’ambiente recuperato poste come un valore strategico da perseguire in modo da stimolare la partecipazione e convergenza dei diversi “abitanti” della piazza nel raggiungimento del comune obiettivo di riqualificarla.
Il recupero del comparto di piazza Gambacorti oltre al miglioramento delle condizioni di vivibilità e qualità urbana porterà a una valorizzazione dell'asse turistico-commerciale di Corso Italia con cui è limitrofo e darà opportunità di rivitalizzare le varie piccole attività di commercio, ristorazione, ospitalità che gravitano intorno alla piazza.
In tal senso si colloca la scelta di attribuire  priorità alla pedonalizzazione, totale della piazza e parziale delle strade, attraverso la limitazione della circolazione delle auto.
Nella zona pedonale, la restrizione del traffico stradale ha per obiettivo quello di rendere compatibili le esigenze della zona residenziale e di commercio con quelle necessarie per l’accesso ai servizi, soccorso e manutenzione.
La sezione trasversale e longitudinale sarà continua, eliminando il dislivello centrale e la cinta centrale di passaggio delle auto delle strade perimetrali.
Le sezioni longitudinali manterranno le pendenze esistenti senza modificare gli attuali livelli di accesso agli stabili.
Via della Pera e via San Lorenzino saranno chiuse al traffico meccanizzato consentendo il transito dei mezzi per aventi diritto solo da via San Martino, a vicolo dell’Oro, a via San Bernardo, e da qui in via della Foglia o in via Kinzica dalle quali si può uscire dalla zona a traffico limitato.
Parallelamente al processo di sostituzione dei pavimenti, sono state operate delle migliorie delle installazioni urbane, sia sotterranee che di superficie e l’illuminazione.
Sono stati coordinati interventi con i privati residenti, al fine di recuperare le facciate storiche che si affacciano sulla piazza.
La varietà e la qualità delle nuove attività ( cinema Arsenale, teatro  San Bernardo, Lucignolo, associazioni culturali, locali di ritrovo, ecc ) che si sono insediate nel quartiere tra via Pietro Gori e via la Nunziatina che promuovono già eventi culturali consentirà di richiamare nella area della piazza nuova frequentazione, sia da parte di giovani studenti che da parte di un pubblico più vasto, ponendo le basi per lo sviluppo nella piazza di un nuovo percorso attrattivo per la ristorazione, lo shopping e il tempo libero.
Tale nuovo percorso sarà suggerito da una serie d’interventi sull’illuminazione, l’arredo urbano e sulle vie d’accesso alla piazza.
E' stata incrementata l’illuminazione per segnare un vero portale d’ingresso alla piazza e favorirne l’integrazione in quell’asse trasversale via della Nunziatina. via san Bernardo , via Pietro Gori che si propone alternativo e parallelo all’asse commerciale storico di corso Italia e via San Martino.

Sono state eliminate tutte le barriere architettoniche e urbanistiche e analizzate la problematica delle vie pedonali e semi-pedonali.
Nella piazza si configureranno tre zone di utilizzo pedonale:
     - una zona per la sosta, attrezzabile dalle attività commerciali e di ristorazione,

     -
una per la sosta momentanea con panchine per favorire gli incontri e la socializzazione,
     - una zona attrezzabile per piccoli mercati tematici, mostre temporanee, allestimenti vari, spettacoli, ecc.
l’intervento è caratterizzato dall’uso di materiali strettamente coerenti con la tradizione costruttiva locale rispettando sostanzialmente una gerarchia tipologica tipica della città antica.
L'intervento complessivo viene a configurarsi quindi come un recupero e una restituzione alla città di uno spazio di vita e di commercio che ci si auspica comporti un miglioramento del benessere collettivo.

 
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